Valutazione del contenuto in detrito nella colonna d'acqua campionata in due stazioni: Cala dell'Oro e Punta del Faro di Portofino (Area Marina Protetta, Portofino - 2019/2020)

Abstract

Sono presentati i risultati dell’analisi condotta sul micro-detrito di origine antropica (dimensione massima 5 mm) contenuto in 32 campioni, raccolti utilizzando un retino WP2 (maglia 200 µm) durante il periodo compreso tra luglio 2019 e luglio 2020. La raccolta dei campioni è avvenuta filtrando verticalmente la colonna d’acqua in due siti (Cala dell’Oro o Punta del Faro di Portofino) all’interno dell’Area Marina Protetta di Portofino. Il sorting dei campioni in laboratorio ha consentito di isolare gli elementi estranei allo zooplancton, presenti sotto forma di frammenti e soprattutto di fibre. Il materiale raccolto è stato suddiviso per colore ed è stato misurato al binoculare stereoscopico e fotografato. La reale natura chimica di alcuni frammenti e di alcune fibre è stata determinata per mezzo dello spettrometro FT-IR in uso presso il Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale (DCCI). Le caratteristiche quantitative e qualitative delle micro-particelle trovate nei campioni prelevati nei due siti visitati è stata posta in relazione con le forzanti meteorologiche (intensità e direzione del vento, pioggia) e ambientali (livello del torrente Entella), per verificare l’influenza di tali fattori sulla tipologia e abbondanza dei micro-materiali di origine antropica. E’ noto infatti che le particelle flottanti derivino tanto dal trasporto mediato dall’idrodinamismo che dagli apporti continentali. L’analisi statistica evidenzia una significativa influenza di variabili locali nel brevissimo periodo (intensità del vento e piovosità del giorno prima del campionamento) e della direzione del vento (maggiori abbondanze di fibre sono osservate con vento proveniente da sud). L’influenza delle variabili relazionate all’apporto continentale, invece, diventa significativa considerando periodi di tempo più lunghi (livello del torrente a tre giorni).

The results of the analyses carried out on the anthropogenic micro-debris (maximum size 5 mm) of 32 samples, collected using a WP2 net (200 µm mesh) during the period between July 2019 and July 2020, are presented. The samples were collected along the entire water column in two sites (Cala dell’Oro or Punta del Faro di Portofino), within the Marine Protected Area of Portofino. The elements not recognised as natural particles, zooplancton for instance, were sorted and isolated in the laboratory. These particles were fragments and, especially, fibers. The collected material was selected by colour, measured with a stereomicroscope and photographed. The actual chemical nature of some fragments and fibers was determined using the FT-IR spectrometer in use at the Department of Chemistry and Industrial Chemistry (DCCI). The quantitative and qualitative characteristics of the micro-particles found in the samples collected at the two sites were related to meteorological forcing (wind intensity and direction, rain) and environmental forcing (level of the Entella river), in order to verify their influence on the type and abundance of the anthropogenic micro-materials. In fact, it is known that floating particles depend on both idrodinamic transport and continental input. Statistical analyses showed a significant influence of local variables during a short-time period (wind intensity and rain of the day before the sampling) and of wind direction (wind coming from South was correlated to higher fibre abundance). The influence of continental variables, instead, gained significance in a longer time lag (level of the river three days before sampling).