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dc.contributor.advisorPesce, Carlo <1954>
dc.contributor.authorSalerno, Alex <1992>
dc.date.accessioned2020-07-30T14:13:15Z
dc.date.available2020-07-30T14:13:15Z
dc.date.issued2020-07-28
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/3075
dc.description.abstractLa malattia renale cronica (CKD) rappresenta un grave problema medico a livello mondiale. Negli scorsi decenni diversi studi si sono focalizzati sull’importanza del numero e delle dimensioni dei glomeruli vitali nella sua insorgenza e progressione. L’approccio tradizionale nella determinazione della dimensione e del numero glomerulare è stato rappresentato dai metodi stereologici, tra i quali il maggiormente utilizzato è stato il dissettore/frazionatore, il gold-standard negli studi sul numero glomerulare. Tuttavia lo svantaggio di questi metodi tradizionali è che necessitano di molto tempo e richiedono un ampio campionamento di tessuti, il quale è meglio eseguito su materiale autoptico. Nell’ultimo decennio è stata introdotta la Risonanza Magnetica con Ferritina Cationica (CF-MRI) come alternativa promettente non invasiva, disponibile potenzialmente per indagini cliniche su larga scala. Tramite la CF-MRI, gli studi di ricerca che ancora oggi si basano sui metodi stereologici tradizionali per l’identificare le relazioni esistenti tra numero e dimensione glomerulare e variabili come sesso, etnia, età e malattie cardiovascolari associate con l’insufficienza renale potrebbero essere più semplici da eseguire non soltanto post-mortem, ma anche su una larga coorte di pazienti. Il miglioramento della CF-MRI tramite lo sviluppo di hardware e software altamente performanti potrebbe aprire una strada promettente alla ricerca medica una volta che si sono superati i limiti che tuttora ostacolano il suo utilizzo di routine nell’ambiente clinico.it_IT
dc.description.abstractChronic renal disease (CKD) is a major medical concern worldwide. In recent decades, several studies have focused on the relevance of the number and size of viable glomeruli for its onset and progression. The traditional approach to the determination of glomerular size and number has been through sterological methods, the most used of which is the dissector / fractionator, the gold standard for glomerular number studies. The drawback of these traditional methods, however, is that they are extremely time consuming and require extensive tissue sampling, which is best performed on autopsy material. Magnetic resonance imaging with cationic ferritin (CF-MRI) has been suggested in the last decade as a promising non-invasive alternative, possibly amenable to large-scale clinical determination investigation. Through CF-MRI, the research studies that still today rely on traditional stereological methods to identify the relationships between number and size of glomeruli and variables such as sex, ethnicity, age and the cardiovascular diseases associated with renal failure could be easier to perform not only post-mortem, but also on large cohorts of patients. Improvement of CF-MRI through the development of highly performing hardware and software could open a promising avenue of medical research once the limitations that still hinder its routine use in the clinical setting are overcome.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleVALUTAZIONE CLINICA E SPERIMENTALE DEL NUMERO E DIMENSIONE DEI GLOMERULI: LA DIMINUZIONE DELLA MASSA GLOMERULARE COME FATTORE DI RISCHIO PER L'INSUFFICIENZA RENALEit_IT
dc.title.alternativeCLINICAL AND EXPERIMENTAL EVALUATION OF GLOMERULAR NUMBER AND SIZE: DECREASED GLOMERULAR MASS AS A RISK FACTOR FOR RENAL DISEASEen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2019/2020
dc.description.corsolaurea8745 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100007 - DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA E SPECIALITÀ MEDICHE


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