Il ruolo del frammento N-terminale del peptide natriuretico di tipo B come fattore prognostico nella sindrome coronarica acuta non-ST. Studio di metanalisi

Abstract

Introduzione:Nei pazienti con sindrome coronarica acuta senza elevazione del tratto ST (SCA NSTE) è importante la precisa stratificazione del rischio ai fini del miglior trattamento da intraprendere. Molti studi hanno suggerito che il dosaggio della porzione N-terminale del pro-peptide natriuretico di tipo B (NT-proBNP) potrebbe essere un potenziale fattore prognostico nei pazienti con SCA-NSTE. Questa metanalisi ha come obbiettivo di analizzare i dati fino ad ora riportati in letteratura sul valore prognostico del NT-proBNP. Metodi: Per identificare gli studi adeguati sono state eseguite ricerche online utilizzando i database (Medline, Elsevier, EMBASE, Cochrane, CINAHL) scegliendo pubblicazioni riportate su riviste ad alto impatto. I riferimenti dei vari articoli sono stati raggruppati nel software Mendeley. Gli articoli rimanenti sono stati vagliati attraverso diversi passaggi in base ai criteri di inclusione ed esclusione. I dati degli studi sono stati selezionati ed analizzati utilizzando gli strumenti statistici. Risultati: In seguito alla ricerca inziale degli studi in database e riviste scientifiche sono stati estratti 2011 riferimenti. Dopo aver eliminato i duplicati ne sono stati ottenuti 985. Successivamente alle varie fasi di screening, sono stati identificati 262 articoli per la verifica del testo completo. In base ai criteri di inclusione ed esclusione per questa metanalisi sono stati utilizzati 17 studi. I livelli elevati di NT-proBNP erano associati in maniera significativa alla mortalità (conforme HR 1,36 ; 95 % intervallo di confidenza (IC) :1,18-1,58 ; p=0,000 e conforme OR 3,32 ; 95% IC: 1,83-6,05 ; p=0,000] e ad un successivo infarto miocardico (IM) (conforme HR 1,17 ; 95 % CI: 1,06–1,30 ; p=0,0065) Conclusioni: I dati della metanalisi suggeriscono che nei pazienti con SCA-NSTE valori elevati di NT-proBNP sono associati ad un rischio aumento di progressione di malattia sia come nuovi e più gravi eventi ischemici che come aumento della mortalità.

Candidate: Mihaela Crigan

Supervisor: Ch.mo Francesco Torre

Introduction: For the patients with non-ST elevation acute coronary syndromes (NSTE-ACS), it is very important to benefit from a precise risk stratification for deciding the optimal course and intensity of the treatment. Many studies reported N-terminal pro-brain natriuretic peptide (NT-proBNP) as a potential prognostic marker in NSTE-ACS patients. This meta-analysis study aims to further evaluate the prognostic potential of NT-proBNP. Methods: Online searches were conducted using databases (Medline, Elsevier, EMBASE, Cochrane, CINAHL) and medical journals to identify suitable studies. The following search terms were used: NT proBNP, Non-ST segment elevation acute coronary syndrome, unstable angina, NSTEMI, etc. The references were pooled in Mendeley software. The data from the selected studies were extracted and analyzed using statistical tools (Excel, Comprehensive meta-analysis software). Results: From the initial search for studies in databases and medical journals, 2011 references were extracted. We got 985 articles after eliminating the duplicates. The screening of the titles and the abstracts identified 262 articles for checking the full text step. According to the inclusion and exclusion criteria, 17 studies were included in this meta-analysis. Elevated NT-proBNP levels in patients with NSTE-ACS were significantly associated with mortality [conform HR 1.36; 95 % confidence interval (CI):1.18-1.58 ; p=0.000 and conform OR 3.32 ; 95% CI: 1.83-6.05 ; p=0.000] and with subsequent myocardial infarction (MI) (conform HR 1.17 ; 95 % CI: 1.06–1.30 ; p=0.0016 and conform OR: 1.49 ; 95% CI: 1.12-1.99 ; p=0.0065). Conclusions: The data from this meta-analysis suggest that in patients with NSTE-ACS elevated NT-proBNP levels are associated with an increased risk of disease progression as new and worst ischemic events as well as increased mortality.