Eziologia delle fungemie e sensibilità ai farmaci antimicotici all'istituto Gaslini nel periodo dal 2012 al 2019

Abstract

L'incidenza delle infezioni fungine invasive è in aumento a livello mondiale e costituisce una problematica attuale soprattutto per quanto concerne le candidemie e il potenziale emergere di specie di Candida resistenti ai farmaci antifungini. Abbiamo eseguito uno studio retrospettivo dal 2012 al 2019 presso l’IRCCS G. Gaslini di Genova andando ad analizzare le forme di candidemia registrate partendo dai dati del laboratorio di microbiologia: sono state incluse nello studio 512 emocolture provenienti da 78 pazienti, di cui 18 neonati. Lo scopo dello studio è valutare l’epidemiologia delle candidemia a livello locale con particolare attenzione per la distribuzione delle specie e le modifiche dalla MIC (minima concentrazione inibente) nei confronti dei principali antimicotici. Sono stati presi in considerazione i seguenti dati per paziente: sesso, età, reparto di provenienza della coltura, microrganismo isolato e standard di cura; per ciascun ceppo isolato è stata testata la suscettibilità in vitro ai principali antimicotici e per l’interpretazione della MIC sono stati utilizzati i CBP( Clinical Breakpoints) riconosciuti dal CLSI (ente statunitense). E' stato inoltre svolto un confronto con uno studio sulla candidiasi invasiva svoltosi al Gaslini nel periodo 2005-2015. I risultati di maggior rilievo sono: la diversa distribuzione delle specie per età e per reparto, il numero piuttosto elevato di Candida non albicans (59%), la riduzione del numero di candidemie rilevate rispetto al periodo 2005-2015, l'assenza di C.krusei e C.glabrata nei pazienti sottoposti a profilassi con fluconazolo e i risultati derivati dall'analisi delle resistenze delle singole specie. Nel complesso il numero di forme resistenti resta limitato, pur essendo presenti percentuali alte per alcune specie nei confronti degli azoli (31.7% nelle C. albicans e 35.6% in C. glabrata). Questi dati mostrano quanto sia essenziale conoscere l'ecologia fungina e i pattern di suscettibilità a livello locale.

The incidence of invasive fungal infections is increasing worldwide and it constitutes an extremely topical problem especially with regards to candidemia and the potential emergence of antifungal drug-resistant Candida species. A retrospective study was conducted from 2012 to 2019 at IRCCS G. Gaslini of Genoa to analyze all forms of candidemia recorded in this institute, found on the data made available by the microbiology hospital laboratory. The purpose of this study is to evaluate the epidemiology of candidemia at local level with specific focus on the distribution of the species as well as variations of the MIC in connection to the main antifungals. During the study period, 512 blood cultures were recorded for 78 patients, including 18 newborn patients. The data have been taken into account per patient: gender, age, hospital department requiring the culture, isolated microorganism and the standard of care; each isolated strain was also tested for in vitro susceptibility to the main antifungals and for the MIC interpretation the reference was the Clinical Breakpoints recognized by CLSI (an American entity). A comparison was also made with a former study on invasive candidiasis at G. Gaslini in the period 2005-2015. The most noticeable results are: the different distribution of species by age and by department, the relevant number of Candida non albicans (59%), the reduction of the number of candidemias detected compared to the period 2005-2015, the absence of C. krusei and glabrata in patients who undertook a prophylaxis with fluconazole. Overall, the number of resistant strains remains limited, although some species have a high percentages of resistance for the azoles (31.7% in C. albicans and 35.6% in C. glabrata). These data show the essential importance of in-depth knowledge of fungal ecology and susceptibility patterns locally.