Studio retrospettivo sulle potenzialità terapeutiche del vaccino anti-Papillomavirus umano in pazienti affetti da condilomi

Abstract

INTRODUZIONE. L’infezione da Papillomavirus umano (HPV) è responsabile di molteplici malattie sia dermatologiche che non dermatologiche e, quando l’infezione da parte di genotipi di HPV ad alto rischio diventa persistente, anche di tumori. Globalmente, il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita. È affermato l’uso del vaccino anti-HPV a scopo preventivo. Alcuni studi ne suggeriscono l’impiego a scopo terapeutico. SCOPO DEL LAVORO. Studiare il ruolo terapeutico del vaccino anti-HPV nelle infezioni clinicamente evidenti (condilomi) che non hanno avuto beneficio dalle terapie tradizionali ed anche l’eventuale ruolo nella prevenzione delle recidive di malattia. RISULTATI. Sono stati studiati in un periodo di tempo di 6-18 mesi 29 pazienti (21 maschi, 8 femmine; età media 39,6 anni) affetti da condilomi ano-genitali/orali: 15 sono stati trattati solo con le terapie classiche (crioterapia, nitrizinc complex, imiquimod 5%); 14 anche con il vaccino Gardasil o Gardasil 9. In un periodo medio di 12 mesi di follow-up, sono guariti completamente il 64,3% dei pazienti vaccinati ed il 33,3% dei non vaccinati (p=0,096). Il 21% dei vaccinati e nessuno dei non vaccinati ha avuto una riduzione >50% del numero di lesioni clinicamente evidenti (p=0,058). DISCUSSIONE. Rispetto a una review che evidenzia una guarigione del 55,4% (215/388) dei pazienti trattati con il vaccino, questo studio retrospettivo attesta una guarigione maggiore, +8,9 punti percentuale. Confrontando i nostri dati con quelli di uno studio caso-controllo, che riporta la guarigione del 70% (14/20) dei pazienti affetti da condilomi trattati con antigene candida e Cervarix, nel nostro studio è emersa una percentuale di guarigione inferiore di 5,7 punti percentuale. CONCLUSIONI Il vaccino sembra essere una valida opzione terapeutica per il trattamento dei condilomi resistenti ai trattamenti tradizionali, ma sono necessari ulteriori studi per appurarne l’efficacia.

INTRODUCTION. Human Papillomavirus (HPV) infection is responsible for multiple dermatological and non-dermatological diseases and, when infection by high-risk HPV genotypes becomes persistent, even neoplasia. Globally, 50-80% of sexually active subjects become infected over the course of life. The use of the anti-HPV vaccine for preventive purposes is spread. Some studies suggest its use for therapeutic purpose. OBJECTIVES. Our aim is to study the therapeutic role of the anti-HPV vaccine in clinically evident infections (condylomas) that have not benefited from traditional therapies and also the possible role in the prevention of relapses of disease. RESULTS. 29 patients (21 males, 8 females; mean age 39.6 years) with ano-genital/oral condyloma were studied over a period of 6-18 months: 15 were treated only with traditional therapies (cryotherapy, nitrizinc complex, imiquimod 5%); 14 also with the vaccine Gardasil or Gardasil 9. In a mean period of 12 months of follow-up, are completely recovered 64.3% of vaccinated patients and 33.3% of non-vaccinated (p=0.096). 21% of the vaccinated and none of the non-vaccinated had a >50% reduction in the number of clinically evident lesions (p=0,058). DISCUSSION. Compared to a review that shows a recovery of 55.4% (215/388) of patients treated with the vaccine, this retrospective study attests to a greater recovery, +8.9 percentage points. Comparing our data with a case-control study, which reports the recovery of 70% (14/20) of patients with condyloma treated with candida antigen and Cervarix, our study showed a lower recovery rate (5.7 percentage points). CONCLUSION. The vaccine seems to be a valid therapeutic option for the treatment of recalcitrant wards resistant to traditional treatments, but further studies are needed to ascertain its effectiveness.