dc.contributor.advisor | Picciotto, Antonino <1950> | |
dc.contributor.author | Levrero, Grazia <1994> | |
dc.contributor.other | Giulio Bovio | |
dc.date.accessioned | 2020-07-30T14:06:39Z | |
dc.date.available | 2020-07-30T14:06:39Z | |
dc.date.issued | 2020-07-20 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/3007 | |
dc.description.abstract | Il carcinoma epatocellulare (HCC) è il più frequente tumore maligno primitivo del fegato e la sua incidenza è in continuo aumento in tutto il mondo.
La radioembolizzazione con ittrio-90 (TARE) fa parte delle terapie loco-regionali per il trattamento dell’HCC, indicate in pazienti in stadio intermedio/avanzato; questa prevede la somministrazione selettiva intra-arteriosa di microparticelle caricate con ittrio-90, un radioisotopo β-emittente.
Lo scopo di questa tesi è stato valutare i risultati ottenuti da questa terapia nei pazienti affetti da HCC trattati presso l’Ospedale San Martino nel periodo tra aprile 2014 e gennaio 2020.
Casistica e metodi:
Si tratta di uno studio retrospettivo su 27 pazienti con HCC trattati con TARE. Sono stati valutati (1) lo score Child-Pugh e MELD al momento della terapia, ad 1, 3 e 6 mesi e la presenza di trombosi portale (2) la risposta tumorale secondo i criteri mRECIST e la comparsa di complicanze (3) la sopravvivenza.
Risultati:
La sopravvivenza media a luglio ’20 è di 18,6 mesi (4,4 – 48,1). A 6 mesi sono state osservati 2 (15%) casi di risposta completa, 5 (38%) casi di risposta parziale, 4 (31%) casi di stabilità di malattia e 2 (15%) casi di progressione tumorale. Il punteggio MELD a 6 mesi è risultato correlato con la risposta radiologica tumorale mentre il genere e l’età non hanno mostrato una relazione. La presenza di trombosi portale influisce negativamente sull’outcome dei pazienti. Le complicanze maggiori sono state 3: un caso di malattia epatica radio-indotta, un ascesso epatico, un ematoma del sito di accesso.
Conclusioni:
L’esperienza di questa terapia presso il nostro ospedale si è rivelata sicura, con un’efficacia paragonabile a quella descritta dalla letteratura e una valida opzione terapeutica per pazienti che non possono essere sottoposti ad altri trattamenti se non palliativi. Questa tesi vuole essere il punto di partenza per la raccolta sistematica dei risultati di questa promettente terapia anche nel futuro. | it_IT |
dc.description.abstract | Hepatocellular carcinoma (HCC) is the most frequent malignant liver tumor and its incidence is growing worldwide. Radioembolization with ittrium-90 (TARE) is one of the loco-regional therapies indicated in patients with intermediate or advanced stage HCC. It consists in the selective arterial administration of microbeads loaded with ittrium-90, a β-emitting radioisotope.
The aim of this thesis is to evaluate the results obtained by this therapy in HCC patients treated at Ospedale San Martino between April 2014 and January 2020.
Methods:
This is a retrospective study on 27 patients with HCC treated with TARE. Evaluated endpoints were (1) Child-Pugh and MELD scores before therapy, at 1, 3 and 6 months and the presence of portal vein thrombosis (2) tumor radiological response according to mRECIST criteria and the development of complications (3) survival rate.
Results:
Survival rate as of July 2020 was 18,6 months (4,4 – 48,1). At the 6 months mark we observed the following distribution: 2 (15%) cases of complete response, 5 (38%) of partial response, 4 (31%) of stable disease and 2 (15%) of progressive disease. The 6 months MELD score was found to be correlated with tumor radiological response while sex and age did not show any correlation. Portal vein thrombosis plays a negative role on patients’ outcome. Three major complications were found: a case of radiation-induced liver disease, a hepatic abscess, and a case of hematoma at the injection site.
Conclusions:
TARE experience at our hospital was found to be safe, with an effectiveness comparable with medical literature and a viable therapeutic option for patients that cannot be offered any treatment other than supportive care. This thesis aims as well to be the starting point of a systematic collection of results of this promising therapy in the future of our hospital. | en_UK |
dc.language.iso | it | |
dc.rights | info:eu-repo/semantics/openAccess | |
dc.title | Il ruolo della TARE (Trans-Arterial Radioembolization) nella terapia dell'epatocarcinoma | it_IT |
dc.title.alternative | The role of TARE (Trans-Arterial Radioembolization) in hepatocellular carcinoma therapy | en_UK |
dc.type | info:eu-repo/semantics/masterThesis | |
dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
dc.date.academicyear | 2019/2020 | |
dc.description.corsolaurea | 8745 - MEDICINA E CHIRURGIA | |
dc.description.area | 6 - MEDICINA E CHIRURGIA | |
dc.description.department | 100007 - DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA E SPECIALITÀ MEDICHE | |