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dc.contributor.advisorBaldelli, Ilaria <1978>
dc.contributor.authorValente, Valerio <1994>
dc.contributor.otherGiuseppe Perniciaro
dc.date.accessioned2020-07-30T14:05:40Z
dc.date.available2020-07-30T14:05:40Z
dc.date.issued2020-07-16
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/2997
dc.description.abstractLe ustioni sono il quarto tipo di trauma più comune al mondo e spesso colpiscono fasce di popolazione fragili quali bambini ed anziani. Una grande percentuale di questi pazienti andrà incontro ad un anormale cicatrizzazione, riportando cheloidi e cicatrici ipertrofiche che condizionano negativamente la qualità di vita di queste persone. Oltre allo spiacevole turbamento estetico che queste possono creare, sintomi quali dolore e prurito sono all’ordine del giorno e la temibile complicanza della contrattura colpisce circa il 40% dei pazienti dimessi. Ad oggi abbiamo a disposizione varie strategie per trattare o prevenire questo tipo di lesioni che necessitano di essere adeguate al singolo paziente e ponderate sull’esperienza clinica del centro. Sono comunemente usate tecniche quali la terapia compressiva ed i corticosteroidi combinati o non con il 5-Fluorouracile e tecniche chirurgiche quali la plastica a Z e gli innesti di tessuto cutaneo autologo. Tuttavia, una serie di nuovi trattamenti, nonostante la mancanza di studi chiari e dirimenti in merito, sta prendendo sempre più consenso nel mondo clinico: il debridment enzimatico a basa di bromelina, la tossina botulinica di tipo A, il lipofilling ed il PRP stanno infatti mostrando promettenti risultati e scarsi effetti collaterali. Una miglior conoscenza dei meccanismi che portano alla formazione di cicatrici patologiche e di nuovi trattamenti molecolari ad essi collegati unite all’avanzare della terapia rigenerativa potrebbero tuttavia, rappresentare la chiave verso il successo.it_IT
dc.description.abstractBurns are the fourth most common type of trauma in the world and often affect fragile parts of the population such as children and the elderly. A large percentage of these patients will experience abnormal scarring, resulting in keloids and hypertrophic scars that negatively affect the quality of life of these people. In addition to the unpleasant aesthetic disturbance that these can create, symptoms such as pain and itching are a daily occurrence and the fearful complication of contracture affects about 40% of patients discharged. To the present day, we have various strategies available to treat or prevent this type of injury that need to be adapted to the individual patient and weighted on the clinical experience of the center. Techniques such as compression therapy and corticosteroids combined or not with 5-Fluorouracil and surgical techniques such as Z-plasty and autologous skin tissue grafts are commonly used. However, a series of new treatments, despite the lack of clear studies and directives in this regard, is becoming increasingly popular in the clinical world: bromelain-based enzyme debridment, botulinum toxin type A, lipofilling and PRP are indeed showing promising results and few side effects. A better knowledge of the mechanisms that lead to the formation of pathological scars and new molecular treatments connected to them combined with the advance of regenerative therapy could however represent the key to success.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleLa cicatrice patologica nel paziente ustionato: trattamento e nuove prospettiveit_IT
dc.title.alternativePathological scar in the burn patient: treatment and new perspectivesen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2019/2020
dc.description.corsolaurea8745 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.area6 - MEDICINA E CHIRURGIA
dc.description.department100007 - DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA E SPECIALITÀ MEDICHE


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