"Numerosità e gestione dell'ictus durante la pandemia da Covid-19: studio retrospettivo nei mesi di marzo e aprile 2020 all'ospedale Policlinico San Martino"

Abstract

Introduzione: la pandemia da SARS-CoV-2 ha implicazioni sugli eventi cerebrovascolari. Obiettivi dello studio: (1) confrontare il numero di eventi cerebrovascolari osservati nel nostro Policlinico durante l’epidemia e nell’identico periodo del 2019; (2) valutare se le modificazioni organizzative dovute all’epidemia abbiano peggiorato le tempistiche della gestione dell’ictus; (3) valutare se durante l’epidemia si sia modificata la prognosi dell’ictus. Materiali e metodi: abbiamo analizzato gli eventi cerebrovascolari acuti osservati presso il Policlinico San Martino nel periodo 8 marzo – 2 maggio degli anni 2019 e 2020. La significatività statistica delle differenze osservate è stata valutata mediante analisi della varianza, test t di Student, test di Fisher. Risultati: Non vi è stata modificazione del numero di ictus osservati, mentre gli attacchi ischemici transitori si sono dimezzati. Non c’è stata modificazione nei tempi di gestione dell’ictus riferita all’intero periodo osservato. I tempi sono variati da una settimana all’altra, riflettendo modificazioni logistiche che andavano continuamente modificandosi. Nel 2020 c’è stato un dimezzamento del numero dei pazienti ricoverati presso il Centro Ictus, con corrispondente aumento del numero di pazienti ricoverati in corsia neurologica e in reparti non neurologici. Nel 2020 la prognosi dell’ictus è lievemente ma significativamente peggiorata, sia in termini di mortalità che di invalidità alla dimissione. Conclusioni: Durante l’emergenza i pazienti hanno richiesto cure ospedaliere quando manifestavano sintomi gravi e permanenti (ictus), mentre quando manifestavano sintomi transitori hanno molto spesso evitato di recarsi in ospedale. La gestione dell’ictus nel nostro Policlinico non è stata peggiore dell’anno precedente, tuttavia si è osservata una netta diminuzione del numero di pazienti ricoverati al Centro Ictus. Forse a causa di ciò, la prognosi dei pazienti del 2020 è risultata peggiore di quella del 2019.

Introduction: The SARS-CoV-2 pandemic has implications for cerebrovascular diseases. Objectives of the study: (1) we compared the number of cerebrovascular events observed in our Polyclinic during the epidemic in Italy with those we had observed in the same period of 2019. (2) We assessed whether organizational changes due to the epidemic negatively affected the timing of stroke management. (3) We assessed whether stroke prognosis changed because of the epidemic. Materials and methods: we analyzed all acute cerebrovascular events observed at San Martino Polyclinic Hospital between 8 March-2 May of the years 2019 and 2020. We assessed the statistical significance of the differences we observed using analysis of variance, Student’s t test and Fisher’s test. Results: there was no change in the number of strokes, while transient ischemic attacks halved. Globally, there was no change in stroke management times in the observed period. However, timing kept changing week by week, reflecting logistical arrangements that were constantly modified. In 2020, there was a halving in the number of patients admitted to the Stroke Unit, and this may have been the reason why in 2020 stroke prognosis slightly but significantly worsened, in terms both of mortality and of disability at discharge. Conclusion: during the emergency, patients showing severe and permanent symptoms (strokes) kept seeking hospital care, while patients experiencing transient symptoms often refrained from going to the hospital. Stroke management in our Polyclinic was not worse than in the previous year, however there was a marked decrease in the number of patients admitted to the Stroke Unit. Perhaps because of this, the prognosis for patients in 2020 was slightly worse than in 2019.