Filtrato glomerulare e albuminuria come marcatori di rischio cardiovascolare: analisi «real life» di una coorte di pazienti ricoverati in Medicina Interna

Abstract

La malattia cardiovascolare (CVD) e la malattia renale (KD) sono patologie dal notevole impatto epidemiologico e strettamente correlate dal punto di vista fisiopatologico, tanto da giustificare un aumentato rischio cardiovascolare (RCV) in pazienti con KD. Data la necessità di effettuare una stratificazione del RCV sempre più accurata, è stato proposto di integrare nell’analisi del RCV i marcatori di funzionalità renale; nello specifico, GFR e albuminuria hanno mostrato il miglior rapporto costo-efficacia. Lo scopo dello studio è dimostrare il grado di correlazione tra KD e CVD in setting clinico e quanto incida la funzionalità renale sul RCV, tramite l’elaborazione di uno score di rischio integrato. La coorte include pazienti in regime di ricovero acuto presso il reparto di Medicina Interna UOD6 dell’ IRCCS San Martino di Genova, nel periodo tra Agosto 2018 e Febbraio 2020. I criteri di inclusione sono: coronaropatia (CAD), insufficienza cardiaca (HFrEF o HFpEF), fibrillazione atriale (FA) e valvulopatia, che hanno permesso di selezionare 398 pazienti. E’ stata valutata la presenza di KD, tramite GFR e albuminuria, e l’associazione con CVD. Sono stati analizzati parametri di laboratorio per inquadrare il fenotipo dei pazienti con KD: NT-proBNP, emocromo, profilo marziale, glicemia e HbA1c, uricemia (sUA) e PCR. La KD risulta associata a CVD: FA (62% vs 50%), valvulopatia (85% vs 81%) e HF (94% vs 85%). I pazienti con KD mostrano Hb ridotta, NT-proBNP maggiore, aumentata ferritina, ridotta transferrina, RAC maggiore, aumentata kaliemia e aumentata sUA. Lo score di rischio integrato risulta maggiore nei pazienti con KD (2.4 vs 2.1). In conclusione, i pazienti con KD risultano affetti maggiormente da CVD rispetto ai pazienti senza KD e con un fenotipo più sfavorevole. La valutazione del GFR e albuminuria comporta un migliore inquadramento del RCV nella popolazione.

Cardiovascular disease (CVD) and kidney disease (KD) are pathologies with a remarkable epidemiological impact and close pathophysiological correlations that justify the increased cardiovascular risk (CVR) in KD patients. Given the need to perform an accurate stratification of CVR, it was proposed integrating renal function markers into the CVR analysis; specifically GFR and albuminuria showed the best cost-effectiveness ratio. The aim of the study is to demonstrate the correlation degree between KD and CVD in a clinical setting and the impact of renal function on CVR, by developing an integrated risk score. The population includes patients undergoing acute hospitalization at the UOD6 Internal Medicine Department of of the IRCCS San Martino in Genoa, during the period between August 2018 and February 2020. The inclusion criteria are: coronary artery disease (CAD), heart failure (HFrEF or HFpEF), atrial fibrillation (AF) and valvulopathy, which allowed to select 398 patients. The presence of KD was assessed, through GFR and albuminuria, and its association with CVD. Laboratory parameters were analyzed to frame the phenotype of KD patients: NT-proBNP, blood count, iron profile, glycemia and HbA1c, serum uric acid (sUA) and PCR. KD is associated with CVD: AF (62% vs 50%), valvulopathy (85% vs 81%) and HF (94% vs 85%). KD patients show reduced Hb, increased NT-proBNP, increased ferritin, reduced transferrin, increased RAC, increased potassium levels and increased sUA. The integrated risk score is higher in KD patients (2.4 vs 2.1). In conclusion, KD patients are more affected by CVD than patients without KD and with a more unfavorable phenotype. The evaluation of GFR and albuminuria leads to a better stratification of CVR in the population.