Analisi del dolore cronico nel paziente ambulatoriale e differenze di genere nella percezione algica

Abstract

INTRODUZIONE: In Italia la percentuale di pazienti con dolore cronico è stimata tra il 21% e il 25% della popolazione totale. Un dolore è considerato cronico quando persiste o ricorre per più di 3-6 mesi.

SCOPO DELLO STUDIO: Valutare la prevalenza del dolore cronico a livello ligure nei pazienti dei medici di Medicina Generale, confermando o meno la differenza di genere nella percezione algica.

METODI: Sono stati arruolati 300 pazienti provenienti da studi medici liguri e, tramite un questionario di 8 domande, sono stati esplorati vari aspetti delle loro vite tra cui l’intensità del dolore percepito, le figure sanitarie consultate, i sintomi e la terapia. Il questionario è stato creato prendendo spunto dallo studio di Breivik “Survey of chronic pain in Europe: Prevalence, impact on daily life, and treatment”.

RISULTATI: L’età media del campione è stata di 60,5 anni, il 58% dei pazienti ha dichiarato di avere dolore cronico, in particolare tale condizione, suddivisa per sesso, era presente nel 65% delle donne e nel 48% degli uomini. La localizzazione più frequente è stata la schiena. Il farmaco più utilizzato è stato il Paracetamolo (20%), mentre la categoria di farmaci più utilizzata è stata quella dei FANS (28%). La figura sanitaria maggiormente consultata è stata il medico di famiglia. Il sintomo maggiormente lamentato dai pazienti è stato la limitazione delle attività lavorative e quotidiane, presente nel 67% dei pazienti, seguito dall’umore depresso (60%) dall’insonnia (47%). Il 12% del campione ha dichiarato di non aver alcun sintomo, oltre al dolore.

CONCLUSIONE: Dall’analisi si presenta un quadro negativo, con pazienti che vivono il proprio dolore come una limitazione della vita sia lavorativa sia relazionale, con importanti influenze anche a livello dell’umore. È confermata la differenza di genere, suggerendo che sarebbe indicato modulare i percorsi terapeutici a seconda del sesso del paziente che abbiamo in cura.

INTRODUCTION: In Italy the percentage of patients with chronic pain is estimated between 21% and 25% of the total population. Pain is considered chronic when it persist or recurs for more than 3-6 months.

PURPOSE: The aim of the study is to evaluate the prevalence of chronic pain in Liguria in patients of general practitioners, confirming or not the gender differences in pain perception.

METHODS: 300 patients were enrolled from ligurian medical studies and, through a questionnaire of 8 questions, various aspects of their lives were explored including the intensity of the pain perceived, the health figures consulted, the symptoms and the therapy. The questionnaire was created based on the Breivik study “Survey of chronic pain in Europe: Prevalence, impact on daily life, and treatment”.

RESULTS: The average age of the sample group was 60,5 years, 58% of patients said they had chronic pain, in particular this condition, divided by gender, was present in 65% of women and 48% of men. The most frequent localization was the back. The most used drug was Paracetamol (20%), while the category of most used drugs was NSAIDs (28%). The most consulted health figure was the family doctor. The symptom most complained of by the patients was the limitation of work and daily activities, present in 67% of patients, followed by depressed mood (60%) and by insomnia (47%). 12% of the sample group said they had no symptoms other than pain.

CONCLUSIONS: The analysis presents a negative picture, with patients experiencing their pain as a limitation of both working and relational life, with important influences also in terms of mood. The gender differences is confirmed, suggesting that it would be appropriate to modulate the therapeutic paths according to the sex of the patient we are treating.