L'instabilità rotulea: tecniche chirurgiche di trattamento a confronto

Abstract

Background: L’instabilità rotulea è causa frequente di dolore al ginocchio e deficit motorio, specialmente nel bambino e nell’adolescente. In caso di lussazione di rotula, la prima linea di trattamento è conservativa. Nel caso in cui gli eventi fossero ricorrenti si rende necessaria l’approccio chirurgico. Diverse tecniche chirurgiche sono state descritte per il trattamento di questa patologia. In linea generale si dividono in tecniche che intervengono sulla componente ossea, anche definita componente statica, oppure sulla componente dinamica (tendinea-legamentosa), od entrambe. Casistica e metodi: Sono stati presi in considerazione pazienti che dal 1° gennaio 2019 al 1° gennaio 2020 sono stati sottoposti ad intervento chirurgico sulla componente dinamica per lussazione recidivante di rotula. In totale tre pazienti sono stati inclusi nello studio. Tutti e tre i pazienti sono stati valutati nel pre e postoperatorio tramite Kujala Score, Tegner Activity Scale e VAS. Due pazienti sono stati operati tramite tecnica di Goldthwait modificata, un paziente è stato sottoposto a ricostruzione dei legamenti patellofemorale mediale e patellotibiale mediale con gracile autologo. Risultati: Il follow-up medio dei tre pazienti è stato di 9 mesi. L’età media dei pazienti è stata di 19. Il Kujala Score medio all’ultimo follow-up è stato 81. I punteggi medi di VAS 2. Tutti e tre i pazienti sono tornati ad un livello di attività fisica premorboso secondo Tegner Activity Scale. Conclusioni: Il numero ridotto di pazienti rende impossibile un confronto statistico tra le due tecniche chirurgiche descritte. I risultati clinico-funzionali espressi come Kujala Score, Tegner Activity Scale, VAS riportati dai pazienti sono stati considerati buoni ad un follow-up medio di 9 mesi e sono in linea con i risultati riportati in letteratura.

Background: Patellar instability is a frequent cause of knee pain and motor deficiency, especially in children and adolescents. In case of patellar dislocation, the first line of treatment is conservative. In case of recurrent events, a surgical approach is necessary. Several surgical techniques have been described for the treatment of this pathology. As a rule, they are divided into techniques that intervene on the bone component, also called static component, or on the dynamic component (tendon-ligament), or both. Case Studies and Methods: Patients who underwent surgery on the dynamic component for recurrent patellar dislocation were considered from January 1, 2019 to January 1, 2020. In total three patients were included in the study. All three patients were evaluated in the pre and postoperative period thought Kujala Score, Tegner Activity Scale and VAS. Two patients underwent surgery using the Goldthwait technique, one patient underwent reconstruction of the medial patellofemoral and medial patellotibial ligaments with gracile autologous. Results: The average follow-up of the three patients was 9 months. The mean age of the patients was 19. The average Kujala score at the last follow-up was 81. The mean VAS results 2. All three patients returned to the premorbid physical activity level according to Tegner Activity Scale. Conclusions: Due to the small number of patients it is impossible to make a statistical comparison between the two surgical techniques described. The clinical results, expressed as Kujala score, Tegner activity scale and VAS, evaluated patients as good on an average follow-up of 9 months and these results are in line with the results reported in the literature.