Test osteopatici neurocentrici predittivi alla risposta individuale nel trattamento del paziente con canino mascellare incluso

Abstract

ABSTRACT Introduzione:Il canino mascellare superiore rappresenta l’elemento dentario più frequentemente incluso dopo il terzo molare:la collaborazione fra osteopatia e ortodonzia può incrementare la predittività del trattamento. Scopo dello studio:Elaborare un algoritmo osteopatico per classificare i pazienti esaminati da un punto di vista prognostico e confrontare i risultati con i parametri predittivi ortodontici per la disinclusione canina del mascellare superiore già presenti in letteratura.Correlare la rigidità del bordo inferiore e superiore della falce con la sede di inclusione del canino mascellare. Materiali e metodi:N= 98 pazienti di età media 16 anni sono stati sottoposti a studio ortodontico e a valutazione osteopatica specifica.N=12 pazienti presentanti almeno un canino incluso superiore sono stati valutati mediante algoritmo osteopatico e test osteopatici specifici (test della falce) e per ciascuno di essi sono stati calcolati i parametri predittivi ortodontici (angolo alfa-distanza d “Ericson e Kurol” -settore di sovrapposizione di Baccetti).I dati raccolti sono stati esaminati con i test statistici del chi quadrato e di McNemar. Risultati e conclusioni:L’algoritmo osteopatico ha lo scopo di evidenziare la capacità di risposta individuale dei pazienti al trattamento suddividendoli in Good, Marginal e Bad responder. I risultati ottenuti dal confronto tra i valori predittivi ortodontici e quelli osteopatici non hanno mostrato valori statisticamente significativi. E’ emersa una tendenza statistica (83,3%) di correlazione tra una distanza d inferiore ai 30 mm e Marginal Good Responder,(80%) di correlazione tra bordo inferiore rigido e sede palatale di inclusione canina. La presenza del bordo inferiore rigido della falce esclude la rigidita’ superiore e viceversa (p=0.001).Un campione piu’ ampio sara’ oggetto di ulteriori studi per poter ottenere valori statisticamente inferenziali e per validare il rapporto di collaborazione tra osteopati e ortodontisti

ABSTRACT Introduction: The upper maxillary canine is the most frequently included dental element after the third molar: the collaboration between osteopathy and orthodontics can increase the predictability of the treatment.

Aim of the study: To develop an osteopathic algorithm in order to classify the patients examined from a prognostic point of view, and compare the results with the orthodontic predictive parameters for canine disinclusion of the upper jaw already present in the literature. Correlate the rigidity of the lower and upper edge of the sickle with the inclusion site of the maxillary canine.

Materials and methods: N= 98 patients with an average age of 16 years have undergone an orthodontic study and a specific osteopathic evaluation. N= 12 patients with at least one upper canine included were evaluated by osteopathic algorithm and specific osteopathic tests (sickle test) and for each of them the orthodontic predictive parameters were calculated (alpha angle-distance of "Ericson and Kurol" -sector overlapping of Baccetti). The collected data were examined with chi-square and McNemar statistical tests. Results and conclusions: The osteopathic algorithm aims to highlight the patients' individual response capacity to the treatment by dividing them into Good, Marginal and Bad responders. The results obtained by comparing the orthodontic and osteopathic predictive values did not show statistically significant values. A statistical trend emerged (83.3%) of correlation between a distance d of less than 30 mm and Marginal Good Responder, (80%) of correlation between the rigid lower edge and the palatal seat of canine inclusion. The presence of the rigid lower edge of the sickle excludes upper rigidity and vice versa (p= 0.001). A larger sample will be the subject of further studies in order to obtain statistically inferential values and to validate the relationship of collaboration between osteopaths and orthodontists.