Valutazione delle variazioni del diametro trasversale del mascellare superiore dopo espansione con apparecchiatura ad ancoraggio dentale e scheletrico

Abstract

Introduzione e scopo dello studio: In presenza di deficit trasversale mascellare il trattamento di elezione è l’espansione palatale. Tuttavia in epoca post-puberale è richiesto l’uso di disgiuntori ad ancoraggio anche scheletrico: Hybrid e Bone-Borne. Lo scopo dello studio è di valutare l’espansione palatale con un dispositivo Hybrid e se vi siano differenze nell’entità di espansione in base all’età scheletrica del paziente a inizio trattamento. Metodi: Questo è uno studio retrospettivo su 68 pazienti. I criteri di inclusione per lo studio sono stati: presenza di deficit mascellare trasversale, nessun trattamento ortodontico precedente, nessuna chirurgia ortognatica ed estrazione eseguita, assenza di agenesie, patologie congenite e malformazioni cranio-maxillo-facciali, uso di un dispositivo Hybrid. Il campione è stato diviso in 3 gruppi in base all’età scheletrica ad inizio trattamento. Per ciascun paziente sono stati ottenuti all’inizio e alla fine del trattamento una teleRx e i modelli STL delle arcate dentarie. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a espansione palatale con un dispositivo Hybrid. Sono stati considerati i seguenti elementi dentali del mascellare superiore: III, IV, V, VI. Per ciascun elemento sono stati considerati tre punti: cuspide, centroide e punto linguale. Sono, quindi, state calcolate le distanze in mm tra i punti sugli elementi dentali e i corrispettivi sugli antimeri nei file STL pre e post-trattamento. Risultati: In tutti i soggetti analizzati si è ottenuta un’espansione palatale che è risultata essere statisticamente significativa per ciascun parametro analizzato e per ciascun gruppo. Non ci sono differenze significative nell’entità di espansione trasversale in base all’età scheletrica ad inizio trattamento, ad eccezione che a livello dei III cent e dei VI L. Conclusioni: Dallo studio si evince che è possibile ottenere un’espansione palatale in soggetti di diversa età scheletrica attraverso l’utilizzo di un’apparecchiatura Hybrid.

Introduction and purpose of study: In presence of maxillary transversal deficit the preferred treatment is rapid palatal expansion. However in post-pubertal patients the use of devices with skeletal anchorage is required: Hybrid and Bone-Borne expander. The purpose of this study is to evaluate the expansion, and differences, in the extent of the expansion based on the skeletal age of the patient at the start of the treatment. Methods: This is a retrospective study on 68 patients. The criteria adopted for the inclusion in the study were: presence of maxillary transversal deficit, no previous orthodontic treatment, no orthognathic surgery performed, no extraction performed, absence of agenesis, congenital pathologies and cranio-maxillofacial malformations, use of a Hybrid device. The sample was divided into 3 groups based on skeletal age at the start of treatment. For each patient a TeleRx and STL models of dental arches were obtained, both at the beginning and the end of the treatment. All patients were treated with an Hybrid palatal expander. The following dental elements of the upper jaw were considered: III, IV, V, VI. For each element we considered three points: cups, centroid and lingual point. Then the distance in millimetres were calculated between the respective points on the teeth of the contralateral arch on the 3D models pre and post-treatment. Results: Palatal expansion was achieved in all treated patients. Significant intragroup differences in expansion were found for all parameters in all groups. No significant differences in amount of expansion based on the skeletal age of the patient at the start of the treatment were found, except for III centroid and VI lingual point. Conclusions: The study shows that palatal expansion in patients with different skeletal age using an Hybrid expander was effective.