Cambiamenti di un sito implantare mandibolare e mascellare in tre differenti approcci clinici: estrusione ortodontica, chirurgia rigenerativa e guarigione spontanea dopo un'estrazione dentale. Revisione Sistematica della Letteratura.

Abstract

Obiettivo: L’obiettivo di questa Revisione è quello di confrontare i risultati biologici, funzionali ed estetici dell’estrusione ortodontica e della chirurgia rigenerativa nello sviluppo di un sito implantare mascellare e mandibolare, avendo come punto di riferimento la guarigione spontanea di una cresta edentula, seguita da un inserimento implantare differito.

Materiali e Metodi: La ricerca sistematica degli articoli è stata condotta fino a gennaio 2020 nei database Medline, the Cochrane Library e Scopus. Gli studi sono stati scremati attraverso un processo di selezione articolato in tre fasi. Il rischio di Bias degli studi selezionati è stato valutato usando specifici tools: ROBIN-I tools, Rob 2.0 e linee guida CARE.

Risultati: Attraverso la ricerca digitale sono stati individuati 1607 articoli, 25 dei quali sono stati inclusi nella revisione. L’analisi qualitativa ha evidenziato una qualità metodologica buona per gli RCT, sufficiente per gli studi non-randomizzati e scarsa per i case reports. Dagli studi analizzati è risultato che sia l’estrusione ortodontica che la chirurgia rigenerativa hanno permesso di sviluppare il sito implantare con risultati estetici e funzionali soddisfacenti; negli studi sulla guarigione spontanea della cresta è stato invece evidenziato un riassorbimento della cresta edentula, che ha complicato il posizionamento implantare. Nessuno studio ha segnalato fallimenti o complicanze significative. La maggior parte degli studi ha riportato solo risultati qualitativi.

Conclusioni: La revisione sistematica ha mostrato che in Letteratura c’è una sostanziale carenza di dati ed evidenza scientifica per riuscire a stabilire quale sia l’approccio migliore per lo sviluppo del sito implantare. Sia le tecniche chirurgiche che quelle non-chirurgiche appaiono efficaci nello sviluppo dei tessuti duri, mentre non tutte consentono di incrementare anche i tessuti molli. L’estrusione ortodontica consente di rigenerare sia l’osso che i tessuti molli.

Objective : The aim of this systematic review is to compare the biologic, functional and esthetic outcomes of three different approaches prior to implant placement in both maxillary and mandibular arch: orthodontic extrusion, regenerative surgery and spontaneous healing after extraction.

Materials and Methods: The systematic research of articles was conducted up to January 2020 in the databases Medline, Scopus and the Cochrane Library. Studies were selected in a three-stage process according to the title, the abstract and the inclusion criteria. The methodological quality and the risk of bias of the included studies were evaluated using specific tools: ROBINS-I tools for non-randomized studies, Rob 2.0 for RCT. Quality evaluation of Case reports was performed using CARE guidelines.

Results: Through the digital search 1607 articles were identified and 25 of them were included in the systematic review. The qualitative evaluation showed a good methodological quality for RCT, sufficient for non-randomized studies and poor for case reports. Based on the available results both orthodontic extrusion and regenerative surgery allowed a development of the implant site with satisfying esthetic and functional outcomes. On the contrary, studies about spontaneous healing of the extraction socket showed a resorption of the edentulous ridge, which complicated the implant insertion. No study referred failures or severe complications. Most of studies reported only qualitative results.

Conclusions: The present systematic review demonstrated that there is a substantial lack of data and evidence to determine which of the presented methods is better to develop a future implant site. Both surgical and non-surgical procedures appear effective in the regeneration of hard tissue, whereas not all the techniques can improve soft tissue volume, too. Orthodontic technique enhances simultaneously both hard and soft tissue.