Donna, meretrice e santa. Marbodo di Rennes e il caso di santa Taide.

Abstract

La presente tesi analizza la rappresentazione femminile nell’opera di Marbodo di Rennes (1035-1123), con particolare attenzione alla figura di santa Taide, meretrice redenta, al centro di un’agiografia in versi composta dal vescovo della cercle di Angers. Attraverso un approccio storico, letterario e teologico, il lavoro ricostruisce il contesto culturale dell’XI-XII secolo, segnato dalla riforma gregoriana, dalla nascita della teologia scolastica e da una diffusa riflessione sul corpo femminile, la sessualità e la colpa. Nel primo capitolo viene delineata la figura di Marbodo e viene analizzato il Liber decem capitolorum, con particolare attenzione ai capitoli dedicati alla mulier mala e alla mulier bona, espressione di un immaginario complesso e contraddittorio. Il secondo capitolo approfondisce la percezione medievale della prostituzione e la costruzione del paradigma della redenzione femminile, attraverso il modello erroneo di Maria Maddalena. Il terzo capitolo è dedicato alla figura di Taide, ricostruita nelle sue varie attestazioni letterarie e analizzata nella Vita sanctae Thaidis di Marbodo, di cui viene proposta l'analisi e il commento. L’indagine mostra come il vescovo di Rennes, inserendosi nella tradizione misogina medievale, non propone un nuovo sguardo né sulla figura femminile né sul rapporto tra peccato, corpo e salvezza; infatti Taide diventa santa nel momento in cui rinuncia al corpo e virilmente vive la penitenza.

The present thesis examines the representation of women in the work of Marbodo of Rennes (1035–1123), with particular attention to the figure of Saint Thaïs, a redeemed courtesan who stands at the center of a verse hagiography composed by the bishop of the cercle of Angers. Through a historical, literary, and theological approach, the study reconstructs the cultural context of the 11th and 12th centuries, marked by the Gregorian reform, the rise of scholastic theology, and a widespread reflection on the female body, sexuality, and guilt. The first chapter outlines the figure of Marbodo and analyzes the Liber decem capitolorum, with particular focus on the chapters devoted to the mulier mala and the mulier bona, which express a complex and contradictory imaginary. The second chapter explores medieval perceptions of prostitution and the construction of the paradigm of female redemption, shaped by the misinterpreted model of Mary Magdalene. The third chapter is devoted to the figure of Thaïs, reconstructed through her various literary attestations and examined in Marbodo’s Vita sanctae Thaidis, for which an analysis and commentary are provided. The investigation shows that the bishop of Rennes, firmly situated within the medieval misogynistic tradition, does not offer a new perspective either on the female figure or on the relationship between sin, body, and salvation; indeed, Thaïs becomes a saint precisely when she renounces her body and embraces penance in a virile manner.