La tassazione del reddito degli artisti dello spettacolo: un'analisi comparata tra Italia e Stati Uniti

Abstract

Questa tesi analizza il regime di tassazione del reddito applicato nello specifico agli esponenti del mondo dello spettacolo, con particolare riferimento alla normativa italiana confrontata con la normativa statunitense. I primi due capitoli ricostruiscono la storia e l’evoluzione dell’industria dell’intrattenimento, che si manifesta in Italia tramite un intervento pubblico e negli Stati Uniti in modo spontaneo e orientato al mercato. Segue l’analisi dei due sistemi fiscali, principalmente della tassazione sul reddito degli artisti, non solo residenti, ma anche e soprattutto stranieri, che si esibiscono nel territorio dello Stato. La chiave della definizione dell’artista ai fini tributari risiede infatti proprio nella performance e nella sua attività esibizionistica. L’obiettivo è verificare come i due Stati e le proprie politiche fiscali affrontino la questione della territorialità dei redditi, questione centrale in relazione ai fenomeni di doppia imposizione, approfonditi nel terzo capitolo: è importante che gli Stati si dotino di strumenti per ripartire la propria sovranità e con essa la propria potestà impositiva proprio per evitare che il medesimo contribuente debba incorrere in un doppio onere tributario per il medesimo presupposto. Il terzo capitolo analizza i principali strumenti dei quali il diritto internazionale si dota ed in particolare il Modello OCSE di Convenzione contro le doppie imposizioni, il cui articolo 17 regola il settore di artisti e sportivi nello specifico. A tale Modello si conforma perlopiù anche la Convenzione bilaterale tra Italia e Stati Uniti. Il quarto capitolo è dedicato all’applicazione di quanto esposto a situazioni concrete; questo, così come l’intero elaborato dimostrano come la mobilità globale degli artisti richieda soluzioni fiscali più chiare e coordinate, capaci di coniugare l’esigenza degli Stati di tutelare la propria potestà impositiva con quella di garantire equità e certezza ai contribuenti.

This dissertation analyzes the income tax regime applied particularly to the exponents of the entertainment filed, with specific reference to the Italian legislation compared to the one of the United States. The first two chapters reconstruct history and evolution of the entertainment industry, which has evolved in Italy through a public intervention and in the United State in a spontaneous way and economically oriented. The analysis than turns to the two fiscal systems, specifically to the taxation of income of artists, not just residents but also and especially nonresidents, who perform within the territory of the State. The key for defining an artist for tax purposes lies in fact in the performance itself and in the exhibition activity. The aim is to assess how the two countries and their tax policies face the issue of income territoriality, a central theme in relation to double taxation phenomena, discussed in the third chapter: it’s pivotal for the States to adopt instruments to allocate their sovereignty and with that taxing powers, in order to avoid the same taxpayer from bearing a double fiscal burden on the same taxable event. The third chapter focuses on the main tools developed by international law, specifically the OECD Model Tax Convention, whose Article 17 regulates the taxation of entertainers and athletes. The bilateral Convention between Italy and United States largely follows this Model. The fourth chapter applies the theoretical framework to practical situations: this and the entire analysis shows that global mobility of artists needs clear and coordinate fiscal solutions capable of balancing the need of the States to safeguard their taxing authority with the necessity of ensuring fairness and legal certainty for taxpayers.