Indagine conoscitiva sulla corretta igiene delle mani negli operatori sanitari nei Dipartimenti: Medico, Chirurgico, Emergenza ed Accettazione d’Urgenza dell’ASL 5 La Spezia: uno studio osservazionale quantitativo trasversale, focus sul modello delle Mani Conformi.
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Author
Laminetti, Leonardo <2002>
Date
2025-11-26Data available
2025-12-04Abstract
Lo studio, condotto negli ospedali “Sant’Andrea” di La Spezia e “San Bartolomeo” di Sarzana, aveva come obiettivo quello di valutare se l’aderenza degli operatori sanitari alle linee guida OMS sull’igiene delle mani e al modello delle “Mani Conformi”, rappresenta un consolidato strumento per ridurre la carica batterica nelle mani degli operatori sanitari. La presenza di monili (anelli, orologi, braccialetti) e di unghie artificiali, lunghe o con smalto, è riconosciuta come fattore di rischio per la diffusione di microrganismi patogeni, poiché ostacola una corretta igienizzazione e funge da serbatoio batterico.
L’indagine ha coinvolto 184 operatori sanitari e si è basata su osservazione diretta tramite check-list di 17 items e su campionamenti microbiologici eseguiti con imprinting palmare su piastre di Petri di operatori con specifici requisiti (come la presenza di anelli).
I risultati mostrano un’aderenza complessiva del 38% al modello delle Mani Conformi. Il dipartimento chirurgico di Sarzana ha registrato la maggiore conformità (44,4%), mentre il dipartimento di Emergenza-Urgenza di La Spezia la minore (34,3%). Gli aspetti più rispettati del modello delle Mani Conformi riguardano unghie corte (90,2%) e non artificiali (89,6%), mentre i meno osservati sono stati mani senza anelli (62,5%) e avambracci liberi (61,4%).
I risultati del campionamento microbiologico dimostrano che la
presenza di monili o unghie lunghe e/o artificiali celano una maggior numero di colonie batteriche, impediscono una efficace igiene delle mani e rappresentano un fattore di rischio per la trasmissione di infezioni.
In conclusione, lo studio evidenzia come l’aderenza alle linee guida OMS risulti ancora insufficiente. I risultati si allineano agli studi presenti in letteratura, sottolineando l’importanza di una corretta igiene delle mani. The study, conducted at the Sant'Andrea hospital in La Spezia and the San Bartolomeo hospital in Sarzana, aimed to assess whether healthcare workers' adherence to the WHO hand hygiene guidelines and the "Compliant Hands" model is a proven tool for reducing bacterial load on healthcare workers' hands. The presence of jewelry (rings, watches, bracelets) and artificial nails, whether long or painted, is recognized as a risk factor for the spread of pathogenic microorganisms, as it hinders proper sanitization and acts as a bacterial reservoir.
The survey involved 184 healthcare workers and was based on direct observation using a 17-item checklist and microbiological sampling performed by imprinting palms onto Petri dishes of workers with specific requirements (such as wearing rings).
The results show an overall 38% adherence to the Compliant Hands model. The surgical department in Sarzana recorded the highest compliance (44.4%), while the Emergency Department in La Spezia recorded the lowest (34.3%). The most respected aspects of the Compliant Hands model included short (90.2%) and non-artificial nails (89.6%), while the least observed were hands without rings (62.5%) and free forearms (61.4%).
The results of the microbiological sampling demonstrate that the
presence of jewelry or long and/or artificial nails conceals a greater number of bacterial colonies, impedes effective hand hygiene, and represents a risk factor for the transmission of infections.
In conclusion, the study highlights that adherence to the WHO guidelines remains insufficient. The results are consistent with studies in the literature, underscoring the importance of proper hand hygiene.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [4018]

