La mediazione familiare dopo la Riforma Cartabia con particolare riferimento alla figura del minore
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Author
Martinelli, Caterina Emilia <2002>
Date
2025-12-01Data available
2025-12-04Abstract
La presente ricerca analizza il ruolo e l’evoluzione della mediazione familiare alla luce della Riforma Cartabia, con particolare attenzione alla tutela e alla partecipazione del minore nei conflitti familiari. La riforma, approvata nel 2022 nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ha introdotto significative innovazioni nel sistema giudiziario italiano, promuovendo strumenti alternativi di risoluzione delle controversie e valorizzando la mediazione come percorso di cooperazione e responsabilizzazione genitoriale. In tale contesto, la mediazione familiare si configura come un intervento volto non solo alla composizione del conflitto, ma anche alla salvaguardia del benessere psicologico ed emotivo dei figli, ponendo il minore al centro del processo decisionale quale soggetto titolare di diritti.
L’obbligatorietà del primo incontro di mediazione nei casi di separazione o divorzio con figli minori rappresenta un importante passo verso una giustizia più partecipativa e orientata alla tutela dell’infanzia. Il mediatore familiare, in quanto figura neutrale, favorisce il dialogo tra le parti e sostiene la riorganizzazione delle relazioni familiari, integrandosi con l’azione dei servizi sociali per garantire la continuità affettiva e relazionale del minore.
La Riforma Cartabia si pone dunque come un punto di svolta nel panorama giuridico italiano, introducendo una visione più umana e relazionale della giustizia, nella quale la collaborazione tra mediazione e servizio sociale rappresenta un efficace strumento di prevenzione e tutela dei diritti del bambino e della famiglia. This research analyzes the role and evolution of family mediation in light of the Cartabia Reform, with particular attention to the protection and participation of minors in family conflicts. The reform, approved in 2022 within the framework of the National Recovery and Resilience Plan (PNRR), introduced significant innovations into the Italian judicial system, promoting alternative dispute resolution tools and enhancing mediation as a process of cooperation and parental responsibility. In this context, family mediation emerges not only as an intervention aimed at resolving conflict, but also as a means of safeguarding the psychological and emotional well-being of children, placing the minor at the center of the decision-making process as a rights-bearing individual.
The mandatory first mediation meeting in cases of separation or divorce involving minor children represents an important step toward a more participatory form of justice oriented toward the protection of childhood. The family mediator, as a neutral figure, facilitates communication between the parties and supports the reorganization of family relationships, working alongside social services to ensure the continuity of the minor’s emotional and relational bonds.
The Cartabia Reform therefore represents a turning point within the Italian legal framework, introducing a more human and relational vision of justice, in which collaboration between mediation and social services constitutes an effective tool for preventing and safeguarding the rights of the child and the family.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [4018]

