L'impiego di sensori di forza per il morso a basso costo come strumento per la valutazione e monitoraggio dell'andamento dell'artrite reumatoide giovanile.
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Author
Civalleri, Alessandro <1999>
Date
2025-11-20Data available
2025-12-04Abstract
Per diagnosticare l’AIG si ricorre spesso alla risonanza magnetica (MRI). Questo esame
strumentale viene riconosciuto come gold standard grazie alla sua capacità di evidenziare
alterazioni precoci ma al tempo stesso presenta dei limiti non sottovalutabili come: i costi, la
durata dell’esame e la necessità di sedazione nei pazienti pediatrici in alcune circostanze.
Inoltre, il solo imaging, seppur essenziale, non basta a delineare l’impatto reale della
patologia sulla funzione articolare in quanto la forza, la simmetria e il controllo motorio
mandibolari non vengono presi in considerazione.
L’utilizzo di bite low cost, dispositivi piezoresistivi miniaturizzati in grado di registrare in
tempo reale la forza esercitata durante la chiusura mandibolare possono pertanto offrire
una soluzione pratica e a basso costo per la misura della forza masticatoria e della
coordinazione bilaterale, grazie alla loro elevata sensibilità, linearità e affidabilità.
Sviluppare un protocollo di valutazione dell’ AIG a livello dell’ATM ed integrato con gli esami
strumentali, in particolar modo la MRI, determinerebbe indubbiamente una diagnosi
precoce più sensibile, a un monitoraggio personalizzato dell’andamento clinico e a una
riabilitazione più mirata, ponendo le basi per un modello di medicina integrata che unisca
fisiologia, tecnologia e clinica in un unico percorso terapeutico. The diagnosis of JIA relies primarily on magnetic resonance imaging (MRI), which is
recognized as the gold standard due to its ability to detect early inflammatory changes.
However, MRI presents several important limitations, such as high costs, long examination
times, and the need for sedation in pediatric patients under certain conditions. Moreover,
imaging alone, though essential, is not sufficient to fully describe the functional impact of
the disease, as it does not consider mandibular parameters such as force, symmetry, and
motor control.
The use of low-cost bite force sensors, miniaturized piezoresistive devices capable of
recording in real time the force exerted during mandibular closure, may therefore provide a
practical and affordable solution for measuring masticatory strength and bilateral
coordination, thanks to their high sensitivity, linearity, and reliability.
Developing a comprehensive assessment protocol for TMJ involvement in JIA—integrated
with instrumental imaging, particularly MRI—would undoubtedly lead to earlier and more
sensitive diagnosis, personalized monitoring of disease progression, and more targeted
rehabilitation. Such an approach would lay the foundation for a new integrated medical
model, combining physiology, technology, and clinical evaluation into a unified therapeutic
pathway.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [4018]

