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L'impiego di sensori di forza per il morso a basso costo come strumento per la valutazione e monitoraggio dell'andamento dell'artrite reumatoide giovanile.

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tesi35794862.pdf (658.5Kb)
Author
Civalleri, Alessandro <1999>
Date
2025-11-20
Data available
2025-12-04
Abstract
Per diagnosticare l’AIG si ricorre spesso alla risonanza magnetica (MRI). Questo esame strumentale viene riconosciuto come gold standard grazie alla sua capacità di evidenziare alterazioni precoci ma al tempo stesso presenta dei limiti non sottovalutabili come: i costi, la durata dell’esame e la necessità di sedazione nei pazienti pediatrici in alcune circostanze. Inoltre, il solo imaging, seppur essenziale, non basta a delineare l’impatto reale della patologia sulla funzione articolare in quanto la forza, la simmetria e il controllo motorio mandibolari non vengono presi in considerazione. L’utilizzo di bite low cost, dispositivi piezoresistivi miniaturizzati in grado di registrare in tempo reale la forza esercitata durante la chiusura mandibolare possono pertanto offrire una soluzione pratica e a basso costo per la misura della forza masticatoria e della coordinazione bilaterale, grazie alla loro elevata sensibilità, linearità e affidabilità. Sviluppare un protocollo di valutazione dell’ AIG a livello dell’ATM ed integrato con gli esami strumentali, in particolar modo la MRI, determinerebbe indubbiamente una diagnosi precoce più sensibile, a un monitoraggio personalizzato dell’andamento clinico e a una riabilitazione più mirata, ponendo le basi per un modello di medicina integrata che unisca fisiologia, tecnologia e clinica in un unico percorso terapeutico.
 
The diagnosis of JIA relies primarily on magnetic resonance imaging (MRI), which is recognized as the gold standard due to its ability to detect early inflammatory changes. However, MRI presents several important limitations, such as high costs, long examination times, and the need for sedation in pediatric patients under certain conditions. Moreover, imaging alone, though essential, is not sufficient to fully describe the functional impact of the disease, as it does not consider mandibular parameters such as force, symmetry, and motor control. The use of low-cost bite force sensors, miniaturized piezoresistive devices capable of recording in real time the force exerted during mandibular closure, may therefore provide a practical and affordable solution for measuring masticatory strength and bilateral coordination, thanks to their high sensitivity, linearity, and reliability. Developing a comprehensive assessment protocol for TMJ involvement in JIA—integrated with instrumental imaging, particularly MRI—would undoubtedly lead to earlier and more sensitive diagnosis, personalized monitoring of disease progression, and more targeted rehabilitation. Such an approach would lay the foundation for a new integrated medical model, combining physiology, technology, and clinical evaluation into a unified therapeutic pathway.
 
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collections
  • Laurea Triennale [4018]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/14074
Metadata
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