Ruolo della CEUS nella radiofrequenza tiroidea: uno studio retrospettivo

Abstract

I noduli tiroidei sono frequenti nella popolazione generale, presenti in circa il 60% degli adulti. Molti pazienti accusano sintomi da compressione, problemi estetici o/e sviluppano un’alterazione funzionale. In questi casi, le tecniche termoablative sono considerate un trattamento di prima linea.

Lo Scopo: Valutare se l’utilizzo del mezzo di contrasto ecografico (CEUS) possa migliorare l’outcome clinico e la riduzione volumetrica dei noduli trattati nei pazienti sottoposti a radiofrequenza (RF) tiroidea.

Metodologia: Lo studio è monocentrico, retrospettivo e osservazionale. Sono stati reclutati 319 pazienti sottoposti RF presso Ospedale Mauriziano Umberto I (TO) tra il 2017 e il 2025. I soggetti sono stati suddivisi in due gruppi in base all’utilizzo di CEUS. E’ stato valutato il tasso di riduzione volumetrica (VRR) nei vari follow-up (1-6-12 mesi) associato alla valutazione sintomatologica tramite score compressivo (SC) ed estetico (SE). I dati sono stati raccolti tramite cartelle cliniche e analizzati mediante test statistici appropriati per il confronto tra gruppi.

Risultati: Il 29,5% dei soggetti avevano effettuato CEUS. In questo gruppo, la VRR a 6 mesi era del 63% mentre nei soggetti non sottoposti a CEUS la VRR 6 era del 54%. La differenza dei due gruppi risultava significativa (p=0,0118). Significativa (p= 0,0148) anche la VRR a 12 mesi (70% con CEUS vs. 62% senza). La regressione lineare tra VRR 12 e l’energia erogata per volume corretta per l’utilizzo di CEUS risultava significativa positivamente (p=0,003). Vi era correlazione tra VRR 12 sia con SC (p= 0,026) che con SE all’ultimo follow-up (p=0,001).

Conclusioni: I pazienti sottoposti a CEUS hanno mostrato un VRR a 6 e 12 mesi superiore rispetto a chi non ha eseguito tale indagine, con miglioramento clinico correlato. Pertanto, l’utilizzo della CEUS può migliorare la risposta al trattamento. I risultati sono tuttavia influenzati dalla variabilità operatore-dipendente della radiofrequenza.

Thyroid nodules are common in the general population, occurring in approximately 60% of adults. Many patients experience compression symptoms, cosmetic problems, and/or develop functional alterations. In these cases, thermal ablation techniques are considered a first-line treatment.

The aim: To evaluate whether the use of contrast-enhanced ultrasound (CEUS) can improve the clinical outcome and volumetric reduction of treated nodules in patients undergoing thyroid radiofrequency (RF) ablation.

Methodology: The study is single-center, retrospective, and observational. A total of 319 patients undergoing RF at the Mauriziano Umberto I Hospital (Turin) between 2017 and 2025 were recruited. The subjects were divided into two groups based on the use of CEUS. The volumetric reduction rate (VRR) was evaluated at various follow-ups (1-6-12 months) in association with symptom assessment using a compression score (CS) and aesthetic score (AS). Data were collected from medical records and analyzed using appropriate statistical tests for comparison between groups.

Results: 29.5% of subjects had undergone CEUS. In this group, the VRR at 6 months was 63%, while in subjects who did not undergo CEUS, the VRR at 6 months was 54%. The difference between the two groups was significant (p=0.0118). The 12-month VRR was also significant (p=0.0148) (70% with CEUS vs. 62% without). The linear regression between 12-month VRR and the energy delivered per volume corrected for the use of CEUS was significantly positive (p=0.003). There was a correlation between 12-month VRR and both SC (p=0.026) and SE at the last follow-up (p=0.001).

Conclusions: Patients undergoing CEUS showed a higher VRR at 6 and 12 months than those who did not undergo this investigation, with related clinical improvement. Therefore, the use of CEUS may improve response to treatment. However, the results are influenced by operator-dependent variability in radiofrequency.