Ottimizzazione dei percorsi diagnostici nel sospetto tumore polmonare: l'algoritmo decisionale nella scelta della tecnica invasiva più appropriata.

Abstract

Il tumore polmonare è la principale causa di mortalità correlata al cancro nel mondo. La prognosi per il cancro ai polmoni è relativamente sfavorevole e oltre il 70% dei casi viene diagnosticato in fase avanzata. La natura insidiosa e complessa del tumore polmonare porta spesso a un processo diagnostico lungo che impedisce ai pazienti di ricevere un trattamento tempestivo ed efficace, influenzando negativamente l’esito clinico. Una diagnosi rapida e precisa è cruciale per definire il miglior iter terapeutico. La valutazione e la diagnosi dei casi sospetti per malignità dovrebbero basarsi sui principi clinici di base, come la raccolta accurata dell’ anamnesi, l’esame obiettivo completo e un'analisi dettagliata di tutti i test di imaging eseguiti. Infatti, la decisione di procedere con diagnostiche invasive, richiede un attento bilancio dei rischi e dei benefici, privilegiando la metodica meno invasiva e di miglior resa in termini di tipizzazione, stadiazione e ottenimento di materiale idoneo ad indagini immunoistochimiche e molecolari. La fibrobroncoscopa e l’EBUS lineare sono le metodiche endoscopiche di scelta nelle lesioni polmonari centrali. L’EBUS radiale associato a metodiche di guida quali fluoroscopia, fluoroscopia aumentata, navigazione elettromagnetica, può consentire la diagnosi di noduli periferici. Inoltre la tomografia a coerenza ottica e la endomicroscopia laser confocale offrono immagini in tempo reale della mucosa delle vie respiratorie, aiutando nel rilevamento di lesioni neoplastiche precoci. La biopsia percutanea transtoracica è un metodo efficace che consente di raccogliere materiale citologico e tissutale da tumori piccoli e periferici, ma comporta un rischio moderato di complicazioni. Negli ultimi anni si è verificata una crescente offerta di tecniche diagnostiche sempre più evolute, per cui appare utile sviluppare un algoritmo decisionale per la scelta della tecnica invasiva più appropriata nel percorso diagnostico del tumore polmonare.

Lung cancer is the leading cause of cancer-related mortality worldwide. The prognosis for lung cancer is relatively poor, and over 70% of cases are diagnosed at an advanced stage. The insidious and complex nature of lung cancer often leads to a lengthy diagnostic process, preventing patients from receiving timely and effective treatment, thereby negatively affecting clinical outcomes. A rapid and accurate diagnosis is crucial for defining the best treatment pathway. The evaluation and diagnosis of cases suspected for malignancy should be based on basic clinical principles, such as a thorough medical history, a comprehensive physical examination, and a detailed analysis of all imaging tests performed. Indeed, the decision to proceed with invasive diagnostics requires a careful assessment of risks and benefits, favoring the least invasive method with the best yield in terms of typing, staging, and obtaining material. suitable for immunohistochemical and molecular investigations. The fiberoptic bronchoscope and linear EBUS are the endoscopic methods of choice for central lung lesions. Radial EBUS combined with guidance methods such as fluoroscopy, enhanced fluoroscopy, and electromagnetic navigation can allow the diagnosis of peripheral nodules. Additionally, optical coherence tomography and confocal laser endomicroscopy provide real-time images of the airway mucosa, aiding in the detection of early neoplastic lesions. Transthoracic percutaneous biopsy is an effective method that allows the collection of cytological and tissue material from small and peripheral tumors, but it carries a moderate risk of complications. In recent years, there has been a growing availability of increasingly advanced diagnostic techniques, making it useful to develop a decision-making algorithm for choosing the most appropriate invasive technique in the diagnostic pathway of lung cancer. The aim of this study is to analyze the diagnostic pathways of 262 patients with suspected lung cancer.