La cinetica di mobilizzazione nei donatori sani di cellule staminali ematopoietiche da sangue periferico con Lenograstim: studio retrospettivo monocentrico.

View/ Open
Author
Chies, Maria <1996>
Date
2025-11-17Data available
2025-12-04Abstract
La mobilizzazione di cellule staminali ematopoietiche mediante G-CSF rappresenta una procedura consolidata e sicura nei donatori sani, sebbene fattori individuali possano influenzare l’efficacia. È stato condotto uno studio retrospettivo su 45 donatori sani (32 maschi e 13 femmine, età mediana 36 anni, range 19–60) mobilizzati con Lenograstim a dosi comprese tra 3,93 e 10,73 µg/kg/die. Sono stati analizzati parametri ematologici, la cinetica dei CD34+ e la Collection Efficiency 2 (CE2), valutando l’impatto di sesso, età e dosaggio di G-CSF. Tutti i donatori hanno raggiunto il target previsto senza eventi avversi gravi. La conta leucocitaria è aumentata di 5 volte tra il primo e il terzo giorno, i CD34+ di 3 volte tra il terzo e il quarto, con picco in quinta giornata. 12 donatori hanno richiesto una seconda aferesi, per mismatch di peso donatore-ricevente >10 kg, target elevato (8×10⁶/kg) o CD34+ sotto la mediana. La CE2 mediana è risultata pari al 56%, sempre > 40% in prima raccolta. Non sono emerse differenze significative tra i sessi nella mobilizzazione o nell’efficienza di raccolta, sebbene i maschi abbiano mostrato un numero totale di CD34+ raccolte maggiore nella prima aferesi (p=0,03). L’età non ha influenzato significativamente la mobilizzazione, ma nei donatori con più di 40 anni si è osservata una CE2 inferiore nella seconda procedura (p=0,009). Il dosaggio di G-CSF non ha modificato la cinetica, eccetto per una maggiore quantità totale di CD34+ raccolte nei soggetti trattati con dosi ≤7,55 µg/kg/die (p=0,004) in una popolazione non omogenea. La mobilizzazione con Lenograstim si conferma efficace e ben tollerata. La cinetica dei CD34+ mostra un picco in quinta giornata e valori ≤30/µL al quarto giorno possono indicare la necessità di una seconda aferesi se eseguita in quarta giornata. Età, sesso e dose di G-CSF non influenzano in modo significativo la raccolta, ma alcune tendenze osservate meritano ulteriori approfondimenti su casistiche più ampie. Hematopoietic stem cell mobilization with G-CSF is a well-established and safe procedure in healthy donors, although individual factors may affect its efficacy. A retrospective study was conducted on 45 healthy donors (32 males and 13 females; median age 36 years, range 19–60) mobilized with Lenograstim at doses ranging from 3.93 to 10.73 µg/kg/day. Hematological parameters, CD34+ kinetics, and Collection Efficiency 2 (CE2) were analyzed to assess the impact of sex, age, and G-CSF dosage. All donors achieved the target yield without severe adverse events. White blood cell counts increased fivefold between day 1 and day 3, while CD34+ counts tripled between day 3 and day 4, peaking on day 5. Twelve donors required a second apheresis due to donor–recipient weight mismatch >10 kg, high target (≥8×10⁶/kg), or CD34+ counts below the median. The median CE2 was 56%, always above 40% in the first collection. No significant sex-related differences were observed in mobilization or collection efficiency, although males showed a higher total number of CD34+ cells collected in the first apheresis (p=0.03). Age did not significantly affect mobilization, but donors older than 40 years showed lower CE2 in the second procedure (p=0.009). G-CSF dose did not influence kinetics, except for a higher total CD34+ yield in donors receiving ≤7.55 µg/kg/day (p=0.004) within a non-homogeneous population. Lenograstim mobilization proved effective and well tolerated. CD34+ kinetics showed a peak on day 5, and values ≤30/µL on day 4 may predict the need for a second apheresis if performed that day. Age, sex, and G-CSF dose did not significantly affect collection outcomes, although some observed trends warrant further investigation in larger cohorts.

