Valutazione quantitativa della steatosi epatica con valori TAI e TSI in pazienti con epatopatia cronica e in pazienti diabetici con sospetta sindrome metabolica.
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Autore
Piccardo, Elvia <1995>
Data
2025-11-07Disponibile dal
2025-11-27Abstract
Scopo dello studio
Valutare, mediante ecografia quantitativa (QUS), le differenze dei parametri TAI (Tissue Attenuation Imaging) e TSI (Tissue Scattering Imaging) nella quantificazione della steatosi epatica in due gruppi di pazienti: soggetti con epatopatia cronica esotossica e diabetici con sospetta sindrome metabolica.
Materiali e metodi
Studio osservazionale retrospettivo su 102 pazienti seguiti presso il Centro Alcologico Regionale dell’ASL3 di Genova (maggio 2023–marzo 2024).
Sono stati inclusi 89 soggetti con misurazioni complete di TAI e TSI. Tutti gli esami sono stati eseguiti con ecografo Samsung RS85 Prestige, sonda Convex CA1-75, utilizzando protocolli di elastografia 2D shearwave e QUS.
Sono state raccolti anche dati antropometrici e le distanze cute-fegato. L’analisi statistica è stata condotta mediante test-T di Student per campioni indipendenti.
Risultati
Il TSI ha mostrato una differenza altamente significativa (p < 0.001) tra i due gruppi, mentre il TAI non ha raggiunto la significatività.
Differenze significative sono emerse anche per US Fat Fraction (p = 0.010) e distanze cute-fegato (p < 0.05), entrambe maggiori nei diabetici.
La Shearwave Elastography non ha evidenziato variazioni rilevanti.
Discussione e conclusioni
Il TSI è risultato più sensibile del TAI nel discriminare i fenotipi metabolico ed esotossico, soprattutto nei pazienti con BMI elevato, in cui l’adiposità può attenuare il segnale e sottostimare il TAI.
Il TSI, meno influenzato dal percorso ultrasonoro, riflette meglio le alterazioni microstrutturali del parenchima.
I due parametri devono essere considerati complementari: il TAI per la quantificazione lipidica standard, il TSI per la sensibilità strutturale.
Sono necessari ulteriori studi prospettici e multicentrici con validazione MRI–PDFF o bioptica per definire i cut-off diagnostici e il ruolo del BMI. Study Aim
Assessment, using quantitative ultrasound (QUS), of the differences between Tissue Attenuation Imaging (TAI) and Tissue Scattering Imaging (TSI) in evaluating hepatic steatosis in two groups: patients with chronic exotoxic liver disease and diabetic patients with suspected metabolic syndrome.
Materials and Methods
A retrospective observational study was conducted on 102 patients followed at the Regional Alcohol Center, ASL3 Genoa (May 2023–March 2024).
89 with complete QUS data were included. All scans were performed with a Samsung RS85 Prestige ultrasound system, applying standardized 2D shear-wave elastography and QUS protocols.
Anthropometric data and skin–liver distances were also recorded. Statistical analysis was performed using the independent samples t-test.
Results
TSI showed a highly significant difference between groups (p < 0.001), while TAI was not significant.
Significant differences were also found for US Fat Fraction (p = 0.010) and skin–liver distances (p < 0.05), both higher in diabetic patients.
No relevant variation was observed in shear-wave elastography, indicating absence of advanced fibrosis.
Discussion and Conclusions
TSI proved more sensitive than TAI in distinguishing metabolic from exotoxic liver phenotypes, particularly in subjects with high BMI, where adiposity may attenuate the beam and underestimate TAI.
TSI, less affected by insonation path, better reflects microstructural alterations of the parenchyma.
Both parameters should be viewed as complementary: TAI for standardized lipid quantification, TSI for structural sensitivity.
Further prospective multicenter studies, validated by MRI–PDFF or liver biopsy, are needed to define diagnostic cut-offs and clarify the influence of BMI.

