Fenotipi clinici, percorsi di trattamento e fattori determinanti degli eventi avversi correlati ai glucocorticoidi nella polimialgia reumatica: uno studio monocentrico di real-life.

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Autore
Iandolino, Nicola <1986>
Data
2025-11-04Disponibile dal
2025-11-27Abstract
La polimialgia reumatica (PMR) è una malattia infiammatoria clinicamente eterogenea dell'anziano, con traiettorie di malattia e risposte al trattamento variabili. Sebbene i glucocorticoidi (GC) siano altamente efficaci, un'esposizione prolungata può comportare un rischio sostanziale di tossicità. Lo scopo di questo studio era esplorare come i fenotipi basali che riflettono l'età e il carico di comorbilità, combinati con l'esposizione al trattamento nel tempo, influenzino i modelli di recidiva e l'insorgenza di eventi avversi correlati ai glucocorticoidi (GC-AE).
Metodi:
Cinquantotto pazienti con diagnosi finale di PMR isolata sono stati analizzati retrospettivamente. Le variabili demografiche, cliniche e di imaging basali sono state integrate con misure longitudinali di attività di malattia, esposizione cumulativa a prednisone e necessità di DMARD a 3, 6, 9 e 12 mesi. Il clustering gerarchico non supervisionato (metodo di Ward) è stato applicato alle variabili basali e di trattamento standardizzate. Modelli di equazioni di stima generalizzate e a effetti misti hanno valutato il rischio di ricaduta e le traiettorie di trattamento, mentre la regressione logistica multivariata ha esplorato i predittori di GC-AE e le potenziali interazioni moltiplicative tra età, comorbilità ed esposizione al prednisone.
Risultati:
Sono stati identificati due cluster, che rappresentano profili di pazienti multimorbosi più anziani rispetto a profili di pazienti più giovani e con meno comorbilità. L'appartenenza al cluster non ha predetto in modo indipendente la recidiva di PMR (OR 1,28, IC 95% 0,30-5,42, p = 0,72). Una maggiore esposizione cumulativa a prednisone per visita è stata associata a una riduzione transitoria del rischio di recidiva (OR 0,92 per 100 mg, p = 0,043), riflettendo l'effetto antinfiammatorio a breve termine atteso dei GC.
Per quanto riguarda gli eventi avversi da GC, l'uso di DMARD è emerso come il più forte predittore indipendente (OR 6,82, IC 95% 1,54-40,3, p = 0 Background:
Polymyalgia rheumatica (PMR) is a clinically heterogeneous inflammatory disease of the elderly with variable disease trajectories and treatment responses. Although glucocorticoids (GCs) are highly effective, prolonged exposure may carry a substantial risk of toxicity. The aim of this study was to explore how baseline phenotypes reflecting age and comorbidity burden, combined with treatment exposure over time, influence relapse patterns and the occurrence of glucocorticoid-related adverse events (GC-AEs).
Methods:
Fifty-eight patients with a final diagnosis of isolated PMR were retrospectively analyzed. Baseline demographic, clinical, and imaging variables were integrated with longitudinal measures of disease activity, cumulative prednisone exposure, and DMARD requirement at 3, 6, 9, and 12 months. Unsupervised hierarchical clustering (Ward’s method) was applied to standardized baseline and treatment variables. Mixed-effects and generalized estimating equation models assessed relapse risk and treatment trajectories, while multivariable logistic regression explored predictors of GC-AEs and potential multiplicative interactions between age, comorbidities, and prednisone exposure.
Results:
Two clusters were identified, representing older multimorbid versus younger, less comorbid profiles. Cluster membership did not independently predict PMR relapse (OR 1.28, 95% CI 0.30–5.42, p = 0.72). Higher cumulative prednisone exposure per visit was associated with a transient reduction in relapse odds (OR 0.92 per 100 mg, p = 0.043), reflecting the expected short-term anti-inflammatory effect of GCs.
Concerning GC-AEs, DMARD use emerged as the strongest independent predictor (OR 6.82, 95% CI 1.54–40.3, p = 0.018), and was quantitatively associated with greater cumulative GC burden, with an adjusted difference of +303 mg prednisone at 6 months (95% CI 0.4–605, p = 0.05).
Prednisone exposure at 9 months showed a trend toward increased AE risk (p = 0.067), whereas at 12

