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Trattamento con Metilfenidato in pazienti adulti affetti da ADHD e Disturbo Borderline di Personalità in comorbidità: studio longitudinale di 6 mesi.

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tesi35704861.pdf (712.9Kb)
Autore
Marcenaro, Martina <1996>
Data
2025-11-13
Disponibile dal
2026-11-20
Abstract
Introduzione: Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD) e il Disturbo Borderline di Personalità (BPD) coesistono spesso in età adulta, condividendo dimensioni come impulsività e disregolazione emotiva. Questo studio ha esaminato gli effetti longitudinali del Metilfenidato (MPH) sui sintomi di ADHD e BPD negli adulti con comorbidità ADHD–BPD e ha identificato i fattori clinici associati ad aderenza e risposta al trattamento. Materiali e Metodi: 36 adulti con diagnosi di ADHD e criteri DSM-5 per BPD sono stati trattati con MPH e seguiti per ≥16 settimane. Sono state condotte valutazioni cliniche dei criteri BPD e misurazioni psicometriche della gravità dell’ADHD (ASRS, CAARS-O:SV), disregolazione emotiva (RIPoSt-NED), funzionamento esecutivo e di personalità (BRIEF-A, LPFS-BF 2.0) e funzionamento globale (FAST, CGI-ADHD, CGI-BD). Risultati:24 partecipanti (66,7%) hanno completato il follow-up (media 7,8 ± 2,5 mesi). I criteri BPD sono diminuiti da una mediana di 5 (IQR 5–6) a 3 (IQR 2–4) (r = 0,82; p < 0,001; d = 1,98). 19 (79,2% dei completi; 52,8% totali) non soddisfacevano più la soglia diagnostica e 10 (41,7%) erano in remissione (≤2 criteri). Riduzioni significative sono emerse per impulsività, relazioni instabili, paura dell’abbandono, comportamento suicidario e rabbia. I punteggi CGI-ADHD e CGI-BD sono migliorati, con parallele riduzioni di FAST, CAARS-O:SV, RIPoSt-NED e LPFS-BF. La disregolazione della rabbia e l’uso di stabilizzatori dell’umore erano associati alla prosecuzione del trattamento. Conclusioni: Il Metilfenidato ha prodotto un miglioramento clinico e funzionale significativo negli adulti con comorbidità ADHD–BPD. Circa metà dei pazienti non soddisfaceva più i criteri per BPD al follow-up. I soggetti con disregolazione della rabbia e in terapia con stabilizzatori mostravano maggiore aderenza terapeutica, supportando l’utilità del ruolo di combinazioni stimolante–stabilizzatore nella regolazione cognitiva, affettiva e interpersonale
 
Background: Attention-deficit/hyperactivity disorder (ADHD) and borderline personality disorder (BPD) often co-occur in adulthood, sharing impulsivity and emotional dysregulation. Evidence on stimulant treatment in this comorbidity is limited. This study examined the longitudinal effects of methylphenidate (MPH) on ADHD and BPD-related symptoms in adults with ADHD–BPD and identified baseline features linked to treatment adherence and improvement. Methods: Thirty-six adults with ADHD meeting DSM-5 BPD criteria received MPH and were followed for ≥16 weeks. Clinical ratings of BPD criteria and psychometric measures of ADHD severity (ASRS, CAARS-O:SV), emotional dysregulation (RIPoSt-NED), executive and personality functioning (BRIEF-A, LPFS-BF 2.0), and global functioning (FAST, CGI-ADHD, CGI-BD) were collected at baseline and follow-up. Results: Twenty-four participants (66.7%) completed follow-up (mean duration 7.8 ± 2.5 months). BPD criteria decreased from a median of 5 (IQR 5–6) to 3 (IQR 2–4) (r = 0.82, p < 0.001, Cohen’s d = 1.98). Nineteen (79.2% completers; 52.8% total) fell below the diagnostic threshold, and ten (41.7%) achieved remission (≤2 criteria). Reductions were observed for impulsivity (p < 0.001), unstable relationships (p = 0.002), fear of abandonment (p = 0.004), suicidal behavior (p = 0.008), and anger (p = 0.013). CGI-ADHD and CGI-BD improved (p = 0.001; p = 0.004), with parallel decreases in FAST, CAARS-O:SV, RIPoSt-NED, and LPFS-BF. Baseline anger dysregulation (p = 0.009) and mood-stabilizer use (p = 0.029) predicted continued MPH treatment. Conclusions: MPH produced marked clinical and functional improvement in adults with ADHD–BPD. About half no longer met BPD diagnostic criteria at follow-up. Patients with anger dysregulation and mood stabilizers were more likely to persist in therapy. Findings support stimulant–stabilizer combinations for improving cognitive, affective, and interpersonal regulation in this comorbid population.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/doctoralThesis
Collezioni
  • Scuola di Specializzazione [405]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13808
Metadati
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