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dc.contributor.advisorCarrara, Eliana <1965>
dc.contributor.advisorLecci, Leo <1966>
dc.contributor.authorVignali, Lucrezia <2001>
dc.contributor.otherMichela Passini
dc.date.accessioned2025-11-20T15:19:01Z
dc.date.available2025-11-20T15:19:01Z
dc.date.issued2025-11-13
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/13773
dc.description.abstractLa presente tesi analizza l’edizione delle VITE SCELTE DI GIORGIO VASARI curata da Anna Maria Brizio per la collana Classici Italiani della casa editrice UTET nel 1948, mettendone in luce la genesi editoriale, il contesto culturale e le implicazioni metodologiche. Il lavoro si propone di restituire il profilo intellettuale e scientifico di una delle prime donne ad affermarsi nella storia dell’arte italiana del Novecento, allieva di Adolfo e Lionello Venturi, il cui insegnamento segna profondamente il suo approccio critico e filologico. Partendo dalla ricerca nel Fondo Brizio, questo testo tenta di ricostruire il metodo di lavoro della studiosa e le relazioni intessute con l’ambiente accademico e editoriale torinese. La collaborazione con la UTET viene indagata nel contesto della politica culturale del primo dopoguerra e della funzione delle collane di classici nella definizione del canone letterario e artistico nazionale. La tesi esamina inoltre la selezione degli artisti inclusi nell’antologia, rivelando scelte coerenti con la volontà di concludere simbolicamente il percorso rinascimentale con Michelangelo, vertice ideale della narrazione vasariana. L’opera di Brizio, che anticipa l’approccio comparativo e filologico delle successive edizioni critiche novecentesche, si conferma come un tassello fondamentale per comprendere la ricezione di Vasari e la costruzione della storiografia artistica italiana tra le due guerre.it_IT
dc.description.abstractThis thesis aims to examine the VITE SCELTE DI GIORGIO VASARI, an anthology curated by Anna Maria Brizio for the Classici Italiani series published by UTET in 1948, highlighting its editorial genesis, cultural context, and methodological implications. The research reconstructs the intellectual profile of Brizio—one of the first women to achieve recognition in Italian art history—whose training under Adolfo and Lionello Venturi profoundly shaped her philological and critical approach. Focusing on Brizio’s Archive preserved at the Art History Library of the University of Milan, the study retraces her working methods and her connections with the academic and publishing environment of Turin after the first World War. The collaboration with UTET is analyzed within the framework of Fascist cultural policy and the pedagogical function of “classics” series in defining a national literary and artistic canon. The analysis of Brizio’s selection of artists and Vasari’s Lives reveals a coherent editorial vision culminating with Michelangelo, the symbolic apex of Vasari’s narrative of Italian art. Anticipating later philological studies, Brizio’s work emerges as a crucial contribution to the understanding of Vasari’s reception and to the development of twentieth-century Italian art historiography.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/restrictedAccess
dc.titleDal Rinascimento al Novecento: le Vite di Vasari nell'edizione di Anna Maria Brizioit_IT
dc.title.alternativeFrom the Reinassance to the twentieth century: Vasari 's Lives of the Artists in the anthology of Anna Maria Brizioen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurL-ART/04 - MUSEOLOGIA E CRITICA ARTISTICA E DEL RESTAURO
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea8467 - STORIA DELL'ARTE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100017 - DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA, ROMANISTICA, ANTICHISTICA, ARTI E SPETTACOLO


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