Gradi di marginalità e povertà educativa in un'area interna. Uno studio nella Valle Scrivia.

Abstract

La tesi affronta il tema della povertà educativa, una delle forme più profonde e invisibili di disuguaglianza del nostro tempo. Essa non riguarda solo la mancanza di istruzione, ma la privazione di opportunità che limita la possibilità di bambini e giovani di sviluppare le proprie capacità, di sognare e di costruire liberamente il proprio futuro. Seguendo il paradigma delle capabilities di Amartya Sen e l’approccio di Martha Nussbaum, la povertà educativa viene interpretata come una restrizione delle libertà sostanziali e delle condizioni necessarie per la piena realizzazione umana. L’obiettivo del lavoro è duplice: analizzare la povertà educativa nella sua dimensione multidimensionale e territoriale e indagare come le politiche pubbliche e le pratiche pedagogiche possano agire da leve di trasformazione sociale. La ricerca si concentra sulle aree interne, con particolare riferimento alla Valle Scrivia, territorio ligure caratterizzato da fragilità infrastrutturali, spopolamento e marginalità economica. Attraverso l’analisi di fonti istituzionali e dati statistici, lo studio mette in evidenza come l’accesso ai servizi educativi, culturali e sociali incida direttamente sulle opportunità di crescita e partecipazione, generando disuguaglianze geografiche dell’educazione. In questo quadro, scuola e comunità educante assumono un ruolo centrale come spazi di cittadinanza e di emancipazione. Il lavoro valorizza inoltre il contributo delle politiche di coesione, della Strategia Nazionale per le Aree Interne e del PNRR nel promuovere equità educativa e sviluppo territoriale. La povertà educativa non è un destino, ma una condizione modificabile attraverso strategie integrate che uniscono educazione, territorio e comunità, restituendo valore all’educazione come diritto e come possibilità di riscatto collettivo.

This thesis explores the issue of educational poverty, one of the most profound and invisible forms of inequality of our time. It does not merely concern the lack of schooling, but the deprivation of opportunities that limits children’s and young people’s ability to develop their potential, to dream, and to shape their own future freely. Drawing on Amartya Sen’s capabilities approach and Martha Nussbaum’s theoretical framework, educational poverty is interpreted as a restriction of substantial freedoms and of the conditions required for full human development. The aim of the research is twofold: to analyse educational poverty in its multidimensional and territorial dimensions, and to investigate how public policies and pedagogical practices can act as drivers of social transformation. The study focuses on inner areas, with particular reference to the Valle Scrivia, a Ligurian territory marked by infrastructural fragility, depopulation, and economic marginality. Through the analysis of institutional sources and statistical data, the research highlights how access to educational, cultural, and social services directly affects learning and participation opportunities, generating geographical inequalities in education. Within this framework, schools and educational communities play a key role as spaces of citizenship and emancipation. The thesis also emphasises the contribution of cohesion policies, the National Strategy for Inner Areas, and the National Recovery and Resilience Plan in promoting educational equity and territorial development. Educational poverty is not a destiny, but a condition that can be transformed through integrated strategies combining education, territory, and community, restoring education’s value as both a right and a means of collective empowerment.