L'Incognita di Carlo Goldoni: Dal testo alla regia di Piermario Vescovo

Abstract

La tesi di laurea magistrale in Lettere Moderne e Spettacolo, dal titolo “L’Incognita di Carlo Goldoni: dal testo alla regia di Piermario Vescovo”, prende in esame il testo teatrale de L’Incognita di Carlo Goldoni, inserito nelle Sedici Commedie Nuove del 1750, e la sua messa in scena diretta da Piermario Vescovo al Teatro Nuovo di Verona dal 25 al 28 settembre 2024. Nel corso dell’analisi viene approfondito lo sviluppo del teatro di figura come mezzo di rappresentazione, con particolare attenzione al contesto italiano del Novecento e all’uso della maschera, elemento che assume un ruolo centrale all’interno della ricerca. La tesi indaga infatti il significato della maschera all’interno della rappresentazione e le tecniche impiegate per portarla in scena, ponendo una domanda chiave: quale verità si cela dietro di essa? La prima parte del lavoro è dedicata all’analisi della trama e dei suoi sviluppi, con riferimento alla lingua e alle principali edizioni del testo. L’opera viene esaminata mettendo in evidenza i due protagonisti, Rosaura e Lelio, e l’alternanza di scene dal tono comico e burlesco. Segue una contestualizzazione che parte dalla celebre disputa tra Carlo Goldoni, Carlo Gozzi e l’abate Pietro Chiari, approfondendo la riforma goldoniana e le conseguenze che essa produsse, anche alla luce delle diverse concezioni dei drammaturghi e dei registi rispetto all’autore dell’Incognita. Il secondo capitolo è maggiormente dedicato al significato e all’evoluzione della maschera, analizzata sul piano storico e simbolico, dalle sue origini fino alle sperimentazioni del teatro del Novecento. Alcuni temi di rilievo affrontati includono il teatro comico e il teatro post-drammatico, nella prospettiva di registi come Tadeusz Kantor e Klaus Michael Gruber. Un ulteriore concetto approfondito è quello di “romanzesco”, che rimanda al carattere rocambolesco e imprevedibile delle vicende dei protagonisti. In questo quadro vengono esaminati l’uso della lingua e della cesura.

Master's degree in Modern and Performance Literature by the title “Carlo Goldoni's: from the text to Piermario Vescovo' s direction” takes in exam the theatral text Carlo Goldoni's Incognita inserted inside Sixteen New Comedies of 1750, and his production inside New Verona Theatre between 25 and 28 of September. In the depth analysis is focused on the development of puppet theatre as the way of representation, in particular on the Italian context in 19th century and the use that the mask gets, element which assumes a central role in the research. As a matter of fact the thesis investigates on the meaning of the mask inside the representation and the techniques used to be on stage, making the question on which truth is behind. The first part of the job is dedicated to the plot's analysis and his development referring to the language and the most important text editions. The work has been examined with two protagonists, Rosaura and Lelio and the alternance of comic and burlesque. After takes place a contextualisation, which starts on debate of Carlo Goldoni, Carlo Gozzi and abate Pietro Chiari, delving deeper into Goldoni's reform and his consequences produced at the lights of different conceptions of playwrights and directors comparing to Incognita' s author. The second chapter is dedicated to the meaning and the evolution of the mask, analyzed on the historical plan and his symbols from the bottom to the experimentation of Italian theatre in twenties century. Some of the themes treated are comic and post- dramatic theatre, in the prospective of Tadeusz Kantor and Klaus Michael Gruber. Another detailed concept is romanzesco, which reminds to the bizarre and unexpected behaviour of the protagonist's events. In this framework are examined the use of the language and the pause.