La Politica e la Guerra: differenze e tangenze negli ultimi due secoli della Repubblica

Abstract

Questa tesi si proponeva inizialmente di analizzare il periodo storico turbolento a cavallo tra il II e il I secolo a.C. nel quale emersero figure quali Gaio Mario, Lucio Cornelio Silla e Gaio Giulio Cesare. Tuttavia per la quantità di documenti raccolti relativamente a Mario, si è deciso di analizzare il periodo storico che va dalla Terza Guerra Punica alla morte di Gaio Mario. Quest’ultimo infatti, un homo novus originario di Arpino, che grazie alla sua brillante carriera militare, ricoprì la carica di console per ben sette volte, contravvenendo alle norme che sancivano che tale magistratura potesse essere ricoperta al massimo due volte e con un intervallo di tempo di dieci anni fra un consolato e l’altro. Tra le sue prime iniziative vi fu la riforma dell’esercito, che in sostanza, ruppe il legame fra il civis e lo Stato, proprio della Roma Repubblicana, andando invece a costituire un legame tra il soldato e il suo generale. Dal punto di vista politico egli si alleò con personalità come Gaio Servilio Glaucia e Appuleio Saturnino, esponenti di spicco della factio popularis, introducendo nella politica romana una novità: il bipolarismo optimates/populares. Inoltre portò all’esasperazione il personalismo in politica, già presente a Roma con la figura Publio Cornelio Scipione Africano. Questo fattore unito alla riforma dell’esercito e al bipolarismo politico che si vennero a creare al tempo di Mario, sarebbe stato l’inizio di un periodo scandito dal manifestarsi di disordini che sfociarono in sanguinose guerre civili, la prima delle quali fu proprio quella combattuta fra il protagonista di questo elaborato e Silla. Questa stagione di violenza politica avrà termine solo con Ottaviano Augusto il quale ripristinò la pace ponendo tuttavia fine a quell’esperienza politica che va sotto il nome di Res Publica.

This thesis initially aimed to analyze the turbulent historical period between the 2nd and 1st centuries BC. in which figures such as Gaius Marius, Lucius Cornelius Sulla and Gaius Julius Caesar emerged. However, due to the quantity of documents collected relating to Marius, it was decided to analyze the historical period from the Third Punic War to the death of Gaius Marius. The latter in fact, a homo novus originally from Arpino, who thanks to his brilliant military career, held the position of consul seven times, in contravention of the rules which established that this magistracy could be held a maximum of two times and with a period of ten years between one consulate and another. Among his first initiatives was the reform of the army, which essentially broke the link between the civis and the State, typical of Republican Rome, instead creating a link between the soldier and his general. From a political point of view he allied himself with personalities such as Gaius Servilius Glaucia and Appuleius Saturninus, leading exponents of the factio popularis, introducing something new into Roman politics: the optimates/populares bipolarism. It also brought to exasperation personalism in politics, already present in Rome with the figure Publius Cornelius Scipione Africanus. This factor combined with the reform of the army and the political bipolarism that were created in the time of Marius, would have been the beginning of a period marked by the emergence of disorders that resulted in bloody civil wars, the first of which was precisely the one fought between the protagonist of this essay and Sulla. This season of political violence will only end with Octavian Augustus who restored peace, however putting an end to that political experience which goes by the name of Res Publica.