Hedge accounting e informativa IFRS: un confronto tra utilities e imprese energivore europee

Abstract

La tesi analizza il ruolo dell’Hedge Accounting secondo l’IFRS 9 nelle imprese europee utilities ed energivore, con particolare attenzione alle modalità di contabilizzazione e di comunicazione dei derivati utilizzati per gestire la volatilità dei prezzi dell’energia, dei tassi di interesse e dei cambi. Dopo un inquadramento macroeconomico che evidenzia l’instabilità dei mercati energetici e gli effetti delle politiche monetarie della Banca Centrale Europea, la ricerca approfondisce i principali modelli previsti dagli standard internazionali, mettendo in luce i loro effetti sul bilancio e sull’informativa aziendale.

L’analisi empirica, condotta su trenta società europee appartenenti ai settori energetico, industriale e manifatturiero, ha evidenziato una forte eterogeneità nelle strategie di copertura. Le imprese del comparto utilities utilizzano in modo esteso le Cash Flow Hedge per stabilizzare i flussi energetici, mentre le aziende energivore preferiscono strumenti di copertura contrattuali e contratti Forward di breve durata. Le multinazionali esposte ai rischi di cambio adottano invece la Net Investment Hedge per neutralizzare le oscillazioni valutarie.

Dal punto di vista contabile, l’applicazione coerente dell’IFRS 9 consente una rappresentazione più fedele della realtà economica e riduce la volatilità artificiale dei risultati, ma permangono differenze nella qualità della disclosure e nella trasparenza delle inefficacie di copertura. La ricerca propone un rafforzamento delle prassi contabili attraverso una maggiore uniformità informativa, un migliore collegamento tra gestione del rischio e reporting contabile e una crescente integrazione tra sostenibilità energetica e rappresentazione economico-finanziaria delle imprese.

The thesis examines the role of Hedge Accounting under IFRS 9 in European utility and energy-intensive companies, with particular attention to the accounting and disclosure of derivatives used to manage the volatility of energy prices, interest rates, and exchange rates. Following a macroeconomic overview highlighting the instability of energy markets and the impact of the European Central Bank’s monetary policies, the research explores the main models established by international standards, emphasizing their effects on financial statements and corporate reporting.

The empirical analysis, conducted on thirty European companies operating in the energy, industrial, and manufacturing sectors, reveals significant heterogeneity in hedging strategies. Utility companies extensively apply Cash Flow Hedges to stabilize energy-related cash flows, while energy-intensive firms tend to rely on contractual hedges and short-term forward contracts. Multinational corporations with high exposure to currency risks adopt Net Investment Hedges to offset exchange rate fluctuations.

From an accounting perspective, the consistent application of IFRS 9 provides a more faithful representation of economic reality and mitigates artificial volatility in results. However, differences remain in the quality of disclosure and the transparency of hedge ineffectiveness. The study suggests strengthening accounting practices through greater informational consistency, a stronger alignment between risk management and financial reporting, and the growing integration of energy sustainability into the economic and financial representation of companies.