Lavoro agile e conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro

Abstract

La presente trattazione si pone l’obiettivo di presentare il lavoro agile con particolare riferimento alle esigenze di conciliazione tra vita privata e vita professionale dei lavoratori. Per perseguire tale fine, la ricerca si è basata su fonti giurisprudenziali, contributi della dottrina, nonché modelli teorici forniti da accreditati studi in materia. La logica adottata nella strutturazione dell’elaborato prevede anzitutto la definizione del fenomeno e l’inquadramento dello stesso nell’assetto giuridico attuale. Nel primo capitolo vengono infatti analizzate le caratteristiche del lavoro agile, le prime forme di lavoro “decentrato”, le principali fonti normative, nonché i fattori che ne favoriscono l’implementazione nei contesti organizzativi. I capitoli successivi sono dedicati all’approfondimento dei concetti di “work-life balance” e diritto alla disconnessione, trattati rispettivamente nel secondo e nel terzo capitolo dell’elaborato. Infine, l’ultimo capitolo è dedicato al diritto al lavoro agile, un istituto ancora in fase di valutazione, ma con concrete prospettive di introduzione.

This paper aims to present smart working, with particular reference to workers' work-life balance needs. To pursue this aim, the research was based on jurisprudential sources, doctrine’s contributions and theoretical models provided by accredited experts on the subject. The logic adopted while writing this elaborate provides first of all the definition of the phenomenon and its classification within the current legal framework. As a matter of fact, the first chapter analyzes the characteristics and connotations of smart working, the first forms of "decentralized" work, the main regulatory sources, and the factors that facilitate its implementation in organizational contexts. The subsequent chapters explore the concepts of "work-life balance" and the right to disconnect, discussed respectively in the second and third chapters of the paper. In the end, the final chapter focuses on the right to smart working, an institution still under evaluation but with concrete prospects for its implementation.