Il tramadolo: caratteristiche farmacodinamiche ed implicazioni nel doping sportivo
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Author
Persico, Nicolò <2000>
Date
2025-10-17Data available
2025-10-23Abstract
Il dolore rappresenta un’esperienza universale e complessa, al contempo fondamentale per la sopravvivenza e potenzialmente debilitante quando assume una forma cronica. La sua gestione costituisce una delle principali sfide della medicina moderna, richiedendo approcci multidisciplinari e personalizzati. Tra le terapie farmacologiche disponibili, gli oppioidi svolgono un ruolo cruciale nel trattamento del dolore acuto e oncologico, ma il loro impiego in condizioni croniche e neuropatiche solleva problematiche legate a tolleranza, dipendenza e abuso.
In questo contesto, il tramadolo si distingue per il suo particolare meccanismo d’azione, che combina l’attività oppioide con la modulazione dei sistemi serotoninergico e noradrenergico, rendendolo un analgesico versatile e ampiamente utilizzato. Tuttavia, l’uso improprio del farmaco, in particolare in ambito sportivo, ha posto questioni etiche e regolatorie rilevanti. Il suo impiego da parte di atleti, specialmente nel ciclismo, per attenuare il dolore o migliorare la prestazione, ha spinto enti come l’UCI e la WADA a inserirlo tra le sostanze proibite in competizione.
La tesi analizza le caratteristiche farmacologiche del tramadolo, il suo ruolo nella terapia del dolore e le implicazioni legate al suo abuso, con particolare attenzione al contesto sportivo. Viene inoltre approfondito il confronto con molecole di nuova generazione, come il tapentadolo, che pur presentando un minore potenziale d’abuso, rimane sotto monitoraggio antidoping. L’elaborato intende offrire una riflessione critica sull’equilibrio tra efficacia terapeutica e rischio di dipendenza, salute e performance, ponendo l’accento sulla responsabilità del professionista delle Scienze Motorie, Sport e Salute nel promuovere un uso consapevole e conforme alla normativa antidoping. Pain represents one of the most universal and complex experiences of the human condition. While it serves a vital biological function as a defense mechanism, it can also become a chronic and debilitating condition that significantly compromises quality of life. Its management therefore constitutes a major challenge for modern medicine, requiring a multidisciplinary and personalized approach. Among the available therapeutic options, opioid drugs play a central role in the treatment of acute and cancer-related pain, although their use in chronic and neuropathic conditions raises concerns related to tolerance, dependence, and abuse.
Within this context, tramadol stands out for its unique mechanism of action, which combines opioid activity with modulation of the serotonergic and noradrenergic systems, making it a versatile and widely used analgesic. However, the improper use of tramadol, particularly in sports, has given rise to significant ethical and regulatory issues. Its use by athletes—especially in endurance disciplines such as cycling—to alleviate pain or enhance performance has prompted organizations such as the UCI (Union Cycliste Internationale) and WADA (World Anti-Doping Agency) to include tramadol among the substances prohibited in competition.
This thesis examines the pharmacological properties of tramadol, its role in pain management, and the implications of its misuse, with particular focus on the sports context. It also explores new-generation molecules such as tapentadol, which, despite a lower potential for abuse, remains under WADA monitoring. The work aims to provide a critical and updated perspective on the delicate balance between therapy and dependence, health and performance, emphasizing the responsibility of professionals in Sports and Health Sciences to promote informed choices and compliance with anti-doping regulations.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [3608]

