DES(A)IGNING THE FUTURE Il futuro visto come co-progettato tra design e intelligenza artificiale.

Abstract

Concepita nel 1955, l’intelligenza artificiale ha attraversato decenni di entusiasmo e scetticismo, fino a diventare oggi una delle tecnologie più pervasive e influenti. Oggi l’AI non è più solo materia di ricerca, ma una presenza diffusa e silenziosa che incide profondamente sulla nostra quotidianità, sulle relazioni e sulla cultura visiva. Dietro a strumenti di traduzione, algoritmi di raccomandazione o assistenti virtuali, si cela una tecnologia invisibile che ridefinisce il nostro modo di abitare il mondo. In questo scenario in trasformazione, il design – da sempre connesso all’evoluzione tecnologica – si confronta con un cambiamento radicale. Dopo aver affrontato le rivoluzioni industriali e la digitalizzazione, oggi si misura con un nuovo paradigma: un’intelligenza artificiale non solo come strumento, ma co-agente creativo e cognitivo, capace di proporre soluzioni, generare forme e influenzare scelte culturali. La tesi esplora l’impatto dell’AI nel design contemporaneo, interrogando non solo le modalità operative del progetto, ma anche le sue implicazioni etiche, sociali e psicologiche. Attraverso un percorso che unisce riferimenti storici, analisi di casi studio e interviste a professionisti di diversa generazione e formazione, si indaga il rapporto tra uomo e macchina, tra tecnica e società. Particolare attenzione è rivolta al design inclusivo, al ruolo dell’intelligenza artificiale come partner creativo e ai rischi legati alla riproduzione di bias e stereotipi nei sistemi intelligenti. L’obiettivo non è solo descrivere scenari o applicazioni, ma stimolare una riflessione critica sul tipo di valore e di futuro che vogliamo costruire attraverso queste tecnologie. Perché parlare di AI, in fondo, significa parlare di noi.

Conceived in 1955, artificial intelligence has gone through decades of enthusiasm and skepticism, eventually becoming one of the most pervasive and influential technologies of our time. Today, AI is no longer just a research field but a widespread and often silent presence that profoundly shapes our daily lives, relationships, and visual culture. Behind translation tools, recommendation algorithms, and virtual assistants lies an invisible technology that is redefining the way we inhabit the world.

In this evolving scenario, design, always closely tied to technological progress, faces a radical transformation. Having navigated industrial revolutions and digitalization, it now confronts a new paradigm: artificial intelligence not merely as a tool, but as a creative and cognitive co-agent capable of proposing solutions, generating forms, and influencing cultural choices. This thesis explores the impact of AI on contemporary design, addressing not only its operational practices but also its ethical, social, and psychological implications. Through a path that combines historical references, case studies, and interviews with professionals from different generations and backgrounds, it investigates the relationship between humans and machines, between technology and society. Particular attention is given to inclusive design, to the role of artificial intelligence as a creative partner, and to the risks associated with the reproduction of bias and stereotypes in intelligent systems. The goal is not merely to describe scenarios or applications, but to encourage a critical reflection on the kind of value and future we wish to build through these technologies. Because, ultimately, to speak of AI is to speak of ourselves.