Effetti della fisioterapia sugli outcomes clinici in pazienti con lesione cerebrale acuta in terapia intensiva

Abstract

Introduzione: I pazienti con lesione cerebrale acuta (ABI) necessitano spesso di prolungati periodi di ricovero in terapia intensiva (TI) e di trattamenti fisioterapici. Questo studio vuole stimare prevalenza e tipo di fisioterapia impiegata nei pazienti con ABI, i fattori associati con il suo inizio e le associazioni con gli outcomes clinici quali fallimento estubatorio, mortalità in TI e ospedaliera, e durate del ricovero in TI. Metodi: Questa analisi “post-hoc” dello studio ENIO (NCT03400904) ha coinvolto 1,012 pazienti con dati disponibili sul trattamento fisioterapico in TI. Abbiamo stimato fattori demografici e clinici, tipo di fisioterapia ricevuta e outcomes clinici attraverso un’analisi propensity score matched. Risultati: Il 75.9% dei pazienti inclusi è stato sottoposto a fisioterapia, curativa nel 19,4% e profilattica nell’80.6%. I fattori associati con l’inizio della fisioterapia comprendono la polmonite associata al ventilatore (VAP) (Odds Ratio (OR) 1.64, Intervallo di Confidenza al 95% (IC95%) 1.19-2.27) e la presenza di una sonda intracranica (OR=1.60, IC95%=1.15-2.14), mentre un punteggio GCS minore è associato ad una minore probabilità di trattamento (OR=0.90, IC95%=0.85-0.95). Non sono state evidenziante differenze significative tra i due gruppi in termini di fallimento estubatorio (21.5% vs. 20.1%; OR=0.96, IC95%=0.71-1.30), mortalità durante il ricovero in TI (3.0% vs. 4.5%; OR=0.83, IC95%=0.41-1.67), mortalità ospedaliera (8.3% vs. 7.5%; OR=1.21, IC95%=0.76-1.95), o durate del ricovero in TI (media 17.3 giorni vs. 13.1 giorni, p=0.21). Conclusioni: La fisioterapia nei pazienti con ABI è prevalentemente a scopo profilattico, ma non è emerso un suo effetto significativo sul tasso di fallimento estubatorio, sulla mortalità, o sulla durata del ricovero in TI. Pertanto si evidenzia la necessità di ulteriori ricerche volte ad ottimizzare protocolli di fisioterapia personalizzati per questi pazienti complessi.

Background: Patients with Acute Brain Injury (ABI) often experience prolonged stays in the intensive care unit (ICU) and require physiotherapy. This study aimed to evaluate the prevalence and type of physiotherapy in ABI patients, predictors for its initiation, and association with clinical outcomes such as extubation failure, ICU and hospital mortality, and ICU length of stay. Methods: This post-hoc analysis of the ENIO study (NCT03400904) included 1,012 patients with available data on physiotherapy in the ICU. We assessed demographic and clinical factors, the type of physiotherapy received, and clinical outcomes using propensity score matched analysis. Results: Of the included patients, 75.9% received physiotherapy, with 19.4% undergoing curative interventions and 80.6% receiving prophylactic measures. Factors associated with physiotherapy initiation included ventilator associated pneumonia (VAP) (Odds Ratio (OR) 1.64, 95% Confidence Interval (CI) 1.19-2.27) and the presence of an intracranial probe (OR=1.60, 95%IC=1.15-2.14), while a lower GCS score was linked to reduced likelihood of treatment (OR=1.60, 95%CI=1.15-2.14). No significant differences were observed between groups in terms of extubation failure (21.5% vs. 20.1%; OR=0.96, 95%CI=0.71-1.30), ICU mortality (3.0% vs. 4.5%; OR=0.83, 95%CI=0.41-.67), hospital mortality (8.3% vs. 7.5%; OR=1.21, 95%CI=0.76-1.95), or ICU length of stay (mean 17.3 days vs. 13.1 days, p=0.21). Conclusions: Physiotherapy is frequent and predominantly prophylactic in ABI patients, but it does not significantly impact extubation failure, mortality rates, or ICU length of stay. The findings underscore the need for further research to optimize physiotherapy protocols in ABI patients.