Comparazione dei sistemi di giustizia costituzionale nei Paesi Baltici
Author
Cartasegna, Francesco <2003>
Date
2025-10-17Data available
2025-10-23Abstract
La giustizia costituzionale rappresenta uno dei pilastri della democrazia contemporanea. Questa tesi analizza e compara i sistemi di Estonia, Lettonia e Lituania, tre Paesi accomunati da un passato comune segnato da prima indipendenza, annessione sovietica e ritrovata sovranità nel 1991, ma capaci di elaborare percorsi giuridici originali. La ricerca, condotta con un metodo comparato prevalentemente sincronico e arricchito da prospettive diacroniche, si sviluppa in tre momenti. Il primo capitolo ricostruisce il contesto storico-giuridico comune, dalle costituzioni interbelliche alle derive autoritarie, dall’esperienza sovietica alla transizione democratica, includendo un confronto con altri ordinamenti post-sovietici per evidenziare la peculiarità baltica. Il secondo capitolo analizza nel dettaglio gli assetti attuali: il modello estone, decentrato e affidato alla Corte Suprema (Riigikohus) e al Chancellor of Justice, e i modelli kelseniani delle Corti costituzionali autonome in Lettonia (Satversmes tiesa) e in Lituania (Konstitucinis Teismas). Mentre il terzo capitolo mette a confronto i tre ordinamenti, rilevando profonde differenze strutturali e operative, ma anche un comune orientamento garantista e una piena adesione ai valori europei, sancita dall’ingresso nella CEDU e nell’UE. Le conclusioni mostrano come da radici storiche condivise siano emersi modelli eterogenei ma avanzati, nei quali l’eredità post-sovietica si fonde con le peculiarità nazionali e l’influenza europea, fino a rendere i sistemi baltici tra i più solidi e indipendenti dell’intero spazio post-sovietico seppur con alcuni aspetti migliorabili. Constitutional justice represents one of the pillars of contemporary democracy. This thesis analyses and compares the constitutional justice systems of Estonia, Latvia, and Lithuania: three countries united by a common past marked by initial independence, Soviet annexation, and the recovery of sovereignty in 1991, yet capable of developing original legal pathways. The research, conducted using a predominantly synchronic comparative method enriched by diachronic perspectives, unfolds in three stages. The first chapter reconstructs the shared historical and legal context, from the interwar constitutions and authoritarian shifts, through the Soviet experience, to the democratic transition. It also includes a comparison with other post-Soviet systems to highlight the distinctiveness of the Baltic case. The second chapter examines in detail the current frameworks: the decentralized Estonian model, entrusted to the Supreme Court (Riigikohus) and the Chancellor of Justice, and the Kelsenian models of autonomous Constitutional Courts in Latvia (Satversmes tiesa) and Lithuania (Konstitucinis Teismas). The third chapter compares the three systems, revealing profound structural and operational differences, but also a shared guarantor-oriented approach and a full adherence to European values, as affirmed by their accession to the ECHR and the EU. The conclusions demonstrate that, from shared historical roots, heterogeneous yet advanced models have emerged. In these systems, the post-Soviet legacy blends with national specificities and European influence, rendering the Baltic systems among the most robust and independent in the entire post-Soviet space, even if with certain aspects open to improvement.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [3625]

