"Essere donna in Afghanistan: tra norme tribali, fanatismo e diritti riconosciuti"
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Author
De Benedetti, Sofia <2003>
Date
2025-10-15Data available
2025-10-23Abstract
La condizione delle donne afghane è una questione di attualità da oltre due decenni, ma negli ultimi quattro anni ha assunto un rilievo ancor maggiore.
Questa tesi esplora l’evoluzione dei diritti delle donne in Afghanistan dalla fine del XIX secolo fino ai giorni nostri, con particolare attenzione alla regressione seguita al ritorno dei talebani al potere nell’agosto 2021.
L’analisi si sofferma sull’evoluzione politica del Paese, così come sulle principali trasformazioni costituzionali e giuridiche susseguitesi sotto i diversi regimi, mettendo in evidenza l’alternarsi di periodi di apertura ad altrettanti momenti di regressione per l’emancipazione femminile.
L’elaborato si concentra inoltre sull’attuale situazione sotto il governo de facto dei talebani, caratterizzato da ingenti restrizioni nei confronti delle donne, a partire dall’istruzione, all’occupazione, all’accesso alla giustizia e alla visibilità pubblica, costituendo di fatto un “apartheid di genere”.
Uguale attenzione è dedicata anche alla risposta della comunità internazionale alla caduta di Kabul il 15 agosto 2021 e agli sviluppi successivi, sottolineando le differenze di approccio nei confronti del governo talebano.
Infine, lo studio mette in luce la resilienza delle donne afghane e dei movimenti femminili, come l’Associazione Rivoluzionaria delle Donne dell’Afghanistan (RAWA), che nonostante la repressione continuano ad agire attraverso l’attivismo, reti clandestine e attività di advocacy internazionale.
I risultati evidenziano che il mancato riconoscimento formale del regime talebano e il continuo sostegno alle donne afghane, contestualmente a un impegno per assicurare la partecipazione femminile nella futura ricostruzione nazionale, non sono solo un imperativo morale, ma anche una condizione necessaria per una pace e una stabilità durature. The condition of Afghan women has been a topical issue for over two decades, but it became even more relevant in the last four years.
This thesis explores the evolution of women’s rights in Afghanistan from the late nineteenth century to the present day, with a particular focus on the dramatic regression following the Taliban’s return to power in August 2021.
By examining political, constitutional, and legislative transformations across the different regimes, the research highlights the oscillation between periods of progress and regression in female emancipation in the country.
The analysis also focuses on the current context under the de facto Taliban authorities, marked by restrictions on girls’ access to education, employment, justice, and public visibility, constituting a situation of “gender apartheid”.
In addition, attention is also given to the international community’s response to the fall of Kabul on the 15th of August 2021 and the subsequent events, emphasising the divergent approaches toward the Taliban government.
Finally, the study also highlights the resilience of Afghan women and female movements such as the Revolutionary Association of the Women of Afghanistan (RAWA), which, despite the repression, continues to act through activism, clandestine networks, and international advocacy.
The findings suggest that withholding formal recognition of the Taliban regime and ensuring support to Afghan women, while building the foundations for their participation in the future national reconstruction, is not only a moral imperative but also a precondition for any lasting peace and stability.
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesisCollections
- Laurea Triennale [3625]

