Superbonus 100%: effetti economici

Abstract

Negli ultimi anni, l'Italia si è trovata a fronteggiare una delle crisi economiche e sanitarie più profonde della sua storia moderna, con un impatto paragonabile a quello della Seconda guerra mondiale. La pandemia di Covid-19 ha colpito duramente interi settori economici, destabilizzando attività consolidate e mettendo in difficoltà imprese e lavoratori. In risposta a questa crisi, il governo ha introdotto una serie di misure straordinarie per sostenere la ripresa economica, tra cui il Superbonus 110%, un incentivo volto a rilanciare il settore edilizio e a promuovere la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare. Il cosiddetto Superbonus 110% è un'agevolazione fiscale introdotta con il DL 34/2020, noto come Decreto Rilancio, contenente misure pensate per favorire la ripresa economica italiana dopo la crisi pandemica da Covid-19. Tale strumento, in particolare, mirava a dare nuovo slancio al settore edilizio, uno dei più colpiti dalla crisi, promuovendo al contempo la riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano, in linea con gli obiettivi di efficienza energetica e riduzione delle emissioni di gas serra. L'Italia ha infatti aderito agli ambiziosi obiettivi europei di dimezzare le emissioni di CO2 entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050. Tali traguardi richiedono interventi trasversali e significativi in diversi settori, tra cui spicca il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici. Gli immobili esistenti rappresentano infatti oltre il 35% delle emissioni totali dell'Unione Europea, rendendo centrale il loro ammodernamento in una strategia orientata alla sostenibilità ambientale. La presente tesi si propone di analizzare gli effetti economici del Superbonus 110%, con particolare attenzione al suo impatto sulla crescita, sull'occupazione e sulla finanza pubblica. L’obiettivo è valutare se tale strumento abbia rappresentato un’efficace leva di politica economica o se, al contrario, abbia generato distorsioni

In recent years, Italy has faced one of the deepest economic and health crises in its modern history, with an impact comparable to that of the Second World War. The Covid-19 pandemic severely affected entire economic sectors, destabilizing well-established businesses and putting companies and workers in serious difficulty. In response to this crisis, the government introduced a series of extraordinary measures to support economic recovery, including the Superbonus 110%, an incentive aimed at reviving the construction sector and promoting the energy upgrading of the national real estate stock. The so-called Superbonus 110% is a tax incentive introduced with Law Decree 34/2020, known as the "Decreto Rilancio" (Relaunch Decree), which contains measures designed to foster Italy’s economic recovery following the Covid-19 pandemic. This tool, in particular, aimed to give new impetus to the construction industry, one of the sectors most affected by the crisis, while at the same time promoting the renovation of Italy’s real estate assets in line with energy efficiency goals and the reduction of greenhouse gas emissions. Italy has in fact committed to the ambitious European targets of halving CO₂ emissions by 2030 and achieving carbon neutrality by 2050. These goals require cross-sectoral and significant interventions, among which the improvement of the energy performance of buildings plays a key role. Existing buildings account for over 35% of the European Union’s total emissions, making their modernization central to any strategy focused on environmental sustainability. This thesis aims to analyze the economic effects of the Superbonus 110%, with particular attention to its impact on growth, employment, and public finances. The objective is to assess whether this measure has represented an effective economic policy lever or, on the contrary, whether it has generated distortions and excessive costs for the State.