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MODELLI DI TASSAZIONE PERSONALE DEL REDDITO: UN CONFRONTO TRA ITALIA E ALTRI PAESI EUROPEI

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tesi34586864.pdf (861.5Kb)
Author
Simoni, Aldo <2002>
Date
2025-10-14
Data available
2025-10-23
Abstract
La tesi analizza la tassazione personale del reddito come strumento centrale dei sistemi tributari moderni, capace di garantire risorse pubbliche e ridurre le disuguaglianze sociali. Dopo aver esaminato la struttura e gli obiettivi dell’IRPEF italiana, ne mette in luce le principali criticità: eccessiva complessità normativa, forte concentrazione del prelievo sul lavoro dipendente e diffuse sacche di evasione, che ne compromettono l’efficacia redistributiva e la legittimità sociale. Il confronto con Germania, Francia e Svezia consente di individuare approcci diversi al bilanciamento tra equità ed efficienza. La Germania evidenzia i benefici di una progressività calibrata e di un uso sistematico delle deduzioni; la Francia valorizza la dimensione familiare tramite il quoziente, con effetti redistributivi mirati ma complessità aggiuntiva; la Svezia dimostra come un’alta pressione fiscale possa essere accettata se accompagnata da un welfare di qualità e da un forte senso civico. Dall’analisi comparata emerge che nessun modello è perfetto, ma ciascuno offre spunti utili per l’Italia: la chiarezza normativa e la progressività tedesca, la sensibilità francese verso il nucleo familiare e la trasparenza svedese nel rapporto tra imposte e servizi pubblici. L’Italia potrebbe rafforzare il proprio sistema fiscale semplificando la normativa, riequilibrando il carico tra le diverse categorie di contribuenti, incentivando la compliance e accrescendo la fiducia dei cittadini tramite una più evidente correlazione tra tasse pagate e benefici ricevuti. Il lavoro sottolinea infine come i limiti culturali, istituzionali e politici costituiscano ostacoli rilevanti all’importazione diretta di modelli esteri. La prospettiva di riforma dell’IRPEF dovrebbe quindi orientarsi verso un modello sostenibile e inclusivo, capace di conciliare equità redistributiva, semplicità amministrativa, sostenibilità fiscale e fiducia dei cittadini nello Stato.
 
This thesis analyzes personal income taxation as a central tool of modern tax systems, both for financing public expenditure and for reducing social inequalities. After examining the structure and objectives of the Italian IRPEF, it highlights its main weaknesses: excessive regulatory complexity, heavy reliance on employee income, and widespread tax evasion, all of which undermine its redistributive effectiveness and social legitimacy. The comparison with Germany, France, and Sweden reveals different approaches to balancing equity and efficiency. Germany shows the advantages of calibrated progressivity combined with broad deductions; France emphasizes the family dimension through the quotient mechanism, achieving targeted redistributive effects but adding complexity; Sweden demonstrates how high taxation can be socially accepted when paired with extensive welfare provision and strong civic trust. The comparative analysis shows that no system is perfect, yet each offers insights for Italy: Germany’s clarity and progressivity, France’s focus on family capacity to contribute, and Sweden’s transparency in linking taxation to public services. Italy could strengthen its fiscal system by simplifying rules, distributing the tax burden more evenly across income categories, promoting compliance, and enhancing citizens’ trust by making the link between taxes paid and public benefits more explicit. The study concludes that cultural, institutional, and political constraints remain significant obstacles to directly importing foreign models. A reform of IRPEF should therefore move toward a sustainable and inclusive system capable of reconciling redistributive fairness, administrative simplicity, fiscal sustainability, and citizens’ confidence in the State.
 
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collections
  • Laurea Triennale [3608]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13264
Metadata
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