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"La Filosofia della Better Regulation: efficienza e limiti nella regolazione finanziaria e bancaria".

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tesi34403836.pdf (457.8Kb)
Autore
Tagliaferri, Luca <2002>
Data
2025-10-14
Disponibile dal
2025-10-23
Abstract
La crisi finanziaria del 2008 ha segnato un punto di svolta nella regolazione bancaria, portando all’adozione di norme più severe e articolate. Tuttavia, questo irrigidimento ha anche aumentato la complessità normativa e sollevato interrogativi sull’effettiva efficacia delle regole introdotte. Parallelamente, a livello europeo e internazionale, si è affermato il concetto di Better Regulation, un approccio alla regolazione pubblica volto a migliorarne la qualità attraverso principi come la proporzionalità, la trasparenza, la valutazione ex ante ed ex post, e il coinvolgimento degli stakeholder. La presente tesi analizza in chiave critica il grado di applicazione della Better Regulation nel settore bancario, con particolare attenzione agli Accordi di Basilea e al ruolo delle autorità europee, italiane e britanniche. La metodologia adottata combina l’analisi documentale (Commissione europea, BIS, Banca d’Italia, PRA), il confronto tra modelli normativi e una riflessione sugli strumenti operativi utilizzati. I risultati mostrano una scarsa integrazione effettiva della Better Regulation nel disegno normativo di Basilea III, rivelando un approccio ancora fortemente quantitativo e privo di meccanismi di valutazione post-implementazione. A livello europeo e italiano, gli strumenti formali esistono ma l’attuazione concreta è limitata. Il Regno Unito, invece, si distingue per un’applicazione più pragmatica e orientata alla semplificazione. In conclusione, la Better Regulation rappresenta oggi più una cornice ideale che una prassi consolidata nel settore bancario. Rafforzarne l’applicazione richiede una strategia strutturata, coordinata tra istituzioni e capace di bilanciare efficacemente stabilità, accessibilità e impatto reale delle norme.
 
The 2008 financial crisis marked a turning point in banking regulation, prompting the adoption of stricter and more complex regulatory frameworks. While these reforms aimed to strengthen financial stability, they also raised concerns about the effectiveness, proportionality, and clarity of the rules imposed. In parallel, the concept of Better Regulation has emerged at the European and international level as a strategic response to regulatory inflation, promoting principles such as proportionality, transparency, evidence-based policymaking, and stakeholder engagement. This thesis offers a critical assessment of how these principles have been implemented in the field of banking regulation, with a particular focus on the Basel Accords and the regulatory approaches adopted by the European Union, Italy, and the United Kingdom. The research methodology combines qualitative analysis of official documents (European Commission, BIS, Bank of Italy, PRA), comparative study of regulatory models, and evaluation of applied tools such as public consultations, impact assessments, and ex post reviews. Findings reveal a limited integration of Better Regulation principles into the Basel III framework, which remains largely quantitative and lacks structured mechanisms for ex post evaluation. In the EU and Italy, formal instruments exist but are inconsistently applied. The UK, on the other hand, demonstrates a more pragmatic approach, with regulatory simplification efforts such as the “Strong and Simple” framework. In conclusion, Better Regulation remains more of a normative ideal than an operational reality in banking supervision. To enhance its implementation, a coordinated and measurable strategy is required—one that balances stability with accessibility, institutional legitimacy, and regulatory effectiveness.
 
Tipo
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collezioni
  • Laurea Triennale [3737]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13242
Metadati
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