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dc.contributor.advisorManfredini, Manuela <1972>
dc.contributor.advisorZublena, Paolo <1973>
dc.contributor.authorPatrone, Federica Beatrice Giovanna <1999>
dc.date.accessioned2025-10-16T14:27:15Z
dc.date.available2025-10-16T14:27:15Z
dc.date.issued2025-10-13
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/13178
dc.description.abstractUna delle manifestazioni linguistiche più significative della soggettività è rappresentata dalla deissi, fenomeno per cui alcune espressioni richiedono, per essere interpretate correttamente, il riferimento a elementi del contesto linguistico ed extralinguistico. Nella prima parte di questa tesi sono state analizzate le principali tipologie di deissi, secondo la classificazione proposta da Charles Fillmore e John Lyons. Il concetto di deissi è stato applicato all’analisi e all’interpretazione dei Canti di Giacomo Leopardi, evidenziando come l’articolazione deittica svolga un ruolo fondamentale nella costruzione della soggettività poetica. Lo studio delle poesie è stato condotto secondo un criterio cronologico di composizione, al fine di cogliere l’evoluzione dell’impiego e della funzione della deissi personale, spaziale e temporale, in relazione al mutamento del pensiero poetico leopardiano. L’esame dei componimenti ha permesso di mettere in luce la centralità della dimensione enunciativa e del posizionamento del soggetto lirico nel testo. Attraverso un uso consapevole e raffinato degli elementi deittici, quali pronomi personali, aggettivi possessivi e dimostrativi, avverbi di luogo e di tempo e tempi verbali, Leopardi esprime la frattura tra l’io e il mondo, tra passato e presente e tra realtà e memoria.it_IT
dc.description.abstractOne of the most significant linguistic manifestations of subjectivity is deixis, a phenomenon whereby certain expressions require reference to elements of both the linguistic and extralinguistic context in order to be correctly interpreted. The first part of this thesis analyzes the main types of deixis, according to the classification proposed by Charles Fillmore and John Lyons. The concept of deixis is applied to the analysis and interpretation of Giacomo Leopardi’s Canti, highlighting how deictic structures play a fundamental role in the construction of poetic subjectivity. The poems are examined in the chronological order of their composition, in order to trace the evolution in the use and function of personal, spatial, and temporal deixis in relation to the transformation of Leopardi’s poetic thought. The analysis reveals the centrality of the enunciative dimension and of the positioning of the lyrical subject within the text. Through a conscious and refined use of deictic elements, such as personal pronouns, possessive and demonstrative adjectives, adverbs of place and time, and verb tenses, Leopardi expresses the fracture between self and world, between past and present and between reality and memory.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.title"La deissi nei Canti di Giacomo Leopardi"it_IT
dc.title.alternative"Deixis in Giacomo Leopardi’s Canti"en_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurL-FIL-LET/12 - LINGUISTICA ITALIANA
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea9918 - LETTERATURE MODERNE E SPETTACOLO
dc.description.area4 - LETTERE E FILOSOFIA
dc.description.department100017 - DIPARTIMENTO DI ITALIANISTICA, ROMANISTICA, ANTICHISTICA, ARTI E SPETTACOLO


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