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Terrains vagues / Terre vaghe. Esempi territoriali in Liguria

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tesi34674836.pdf (1.121Mb)
Author
Saldi, Riccardo <2003>
Date
2025-10-10
Data available
2025-10-16
Abstract
Questa tesi nasce da un’osservazione semplice, quasi quotidiana: la presenza, spesso silenziosa, di spazi dimenticati dentro e fuori le città. Luoghi in apparenza vuoti, inutilizzati, a volte persino invisibili agli occhi di chi li attraversa ogni giorno. Eppure, fermandosi a guardarli meglio, questi luoghi iniziano a raccontare. Raccontano storie di abbandono, certo, ma anche di trasformazione, di resistenza, di immaginazione. Sono quelli che alcuni studiosi definiscono terrains vagues: territori indefiniti, a metà tra ciò che erano e ciò che ancora non sono. Ho deciso di partire da questi spazi per provare a capirli meglio, cercando di osservare come vengono vissuti, raccontati e, in certi casi, risignificati. Per farlo, ho scelto quattro contesti liguri: Genova, Savona, La Spezia e l’entroterra. Territori diversi, ma accomunati dalla presenza di aree marginali, abbandonate o in transizione. La ricerca si basa su un approccio qualitativo, fatto di osservazione diretta, analisi di materiali discorsivi e documentazione. L’obiettivo non è tanto trovare risposte definitive, quanto dare spazio a domande nuove. Cosa succede quando un luogo perde la sua funzione e smette di essere “utile”? Chi se ne prende cura, chi lo ignora, chi lo trasforma? Le terre vaghe, alla fine, 5 ci costringono a interrogarci su come pensiamo e viviamo lo spazio che ci circonda. E forse proprio nei vuoti, nei margini, possiamo intravedere possibilità che altrove non vediamo più.
 
This thesis stems from a simple, almost everyday observation: the often silent presence of forgotten spaces inside and outside cities. Places that appear empty, unused, sometimes even invisible to the eyes of those who pass through them every day. And yet, if one stops to look more closely, these places begin to speak. They tell stories of abandonment, certainly, but also of transformation, of resistance, of imagination. They are what some scholars define as terrains vagues: undefined territories, somewhere between what they once were and what they are not yet. I decided to start from these spaces to try to better understand them, by observing how they are lived in, narrated, and, in some cases, re-signified. To do this, I chose four contexts in Liguria: Genoa, Savona, La Spezia, and the inland areas. Different territories, yet united by the presence of marginal, abandoned, or transitional areas. The research is based on a qualitative approach, involving direct observation, analysis of discursive materials, and documentation. The goal is not so much to find definitive answers, but to make room for new questions. What happens when a place loses its function and stops being “useful”? Who takes care of it, who ignores it, who transforms it? In the end, terrains vagues force us to question how we think about and experience the space around us. And perhaps, precisely in the voids, in the margins, we can glimpse possibilities that we no longer see elsewhere.
 
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collections
  • Laurea Triennale [3493]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13173
Metadata
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