La safety voice: quando i lavoratori hanno potere di parola sulla sicurezza.

Abstract

rganizational safety represents a key challenge for contemporary society. Technological development, the growing complexity of production processes, and labor market transformations show that risk cannot be reduced to a mere objective fact managed through technical procedures. Safety emerges instead from the interplay of regulations, organizational culture, and psychological dynamics that shape workers’ daily experience. In this context, work and organizational psychology provides valuable tools to understand and enhance prevention processes.

This thesis aims to overcome a reductionist view of safety as mere regulatory compliance, highlighting the relevance of factors such as risk perception, interpersonal relationships, collegial support, and leadership sensitivity, which make safety a shared organizational value.

The study explores the conditions that foster or hinder workers’ engagement in prevention, focusing on communication, relational structures, and leadership. Adopting a bibliographic approach, it integrates national and international literature with institutional data (INAIL, ISTAT), offering a comprehensive framework that combines theoretical reflection and empirical evidence.

The thesis is structured in three chapters: the first addresses normative and conceptual definitions of risk and safety; the second examines organizational and communicative dimensions, with related barriers and opportunities; the third introduces the concept of safety voice, analyzing how leadership, communication, and organizational support influence workers’ willingness to report risks and concerns. The analysis provides an integrated view of the implications for research and professional practice.

La sicurezza nei contesti organizzativi è oggi una delle sfide centrali per la società contemporanea. L’evoluzione tecnologica, la crescente complessità dei processi produttivi e i cambiamenti del mercato del lavoro mostrano come il rischio non possa essere ridotto a un mero dato oggettivo da gestire tramite procedure tecniche. La sicurezza, infatti, emerge dall’intreccio tra norme, cultura organizzativa e dinamiche psicologiche che coinvolgono quotidianamente i lavoratori. In questo scenario, la psicologia del lavoro e delle organizzazioni offre strumenti interpretativi utili a comprendere e promuovere i processi di prevenzione.

L’elaborato nasce dall’esigenza di superare una visione riduzionista che considera la sicurezza solo come adempimento normativo. Studi recenti evidenziano l’importanza di fattori quali la percezione del rischio, la qualità delle relazioni interpersonali, il sostegno dei colleghi e la sensibilità della leadership, che trasformano la sicurezza in un valore condiviso.

La tesi indaga le condizioni che favoriscono o ostacolano l’impegno dei lavoratori nella prevenzione, con particolare attenzione al ruolo della comunicazione, delle strutture relazionali e della leadership. Adottando un approccio bibliografico, integra la letteratura scientifica nazionale e internazionale con dati istituzionali (INAIL, ISTAT), per offrire un quadro complessivo che combina riflessione teorica ed evidenza empirica.

Il lavoro è articolato in tre capitoli: il primo analizza definizioni normative e concettuali di rischio e sicurezza; il secondo esplora la dimensione organizzativa e comunicativa, con le relative barriere e opportunità; il terzo introduce il concetto di safety voice, mostrando come leadership, comunicazione e supporto incidano sulla disponibilità dei lavoratori a segnalare criticità. L’analisi fornisce così un quadro integrato delle implicazioni per la ricerca e per la pratica professionale.