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Il problema dell'empatia nel pensiero di Edith Stein. Interpretazioni pedagogiche.

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tesi34277839.pdf (527.8Kb)
Author
Dobrota, Bianca Petruta <2003>
Date
2025-10-09
Data available
2025-10-16
Abstract
La tesi indaga il concetto di empatia nel pensiero filosofico e pedagogico di Edith Stein, mettendo in rilievo la sua attualità. L’empatia non viene intesa come semplice sentimento o inclinazione affettiva, ma come atto intenzionale della coscienza che permette di accedere al vissuto dell’altro senza annullarne l’alterità. A partire dal confronto con la fenomenologia di Husserl e con le teorie di Scheler e Lipps, Stein elabora una prospettiva originale che integra dimensioni conoscitive, etiche e spirituali, delineando una fenomenologia della relazione intersoggettiva. La ricerca mostra come tale visione offra strumenti significativi alla pedagogia umanistica e contemporanea: l’empatia diventa fondamento della relazione educativa, via per promuovere il processo di individuazione personale e condizione per costruire comunità autentiche. Un’attenzione specifica è rivolta al ruolo della donna, che Stein considera portatrice di una particolare vocazione educativa fondata sulla cura, sulla responsabilità e sul servizio. La sua riflessione, pur radicata nel contesto del Novecento, conserva una sorprendente attualità di fronte alle sfide odierne, come la crisi dei legami, la disumanizzazione e la necessità di un’educazione integrale. La vita stessa della filosofa, segnata da rigore intellettuale, conversione e martirio, diventa paradigma di coerenza e testimonianza, indicando nell’empatia una via privilegiata per custodire la dignità umana e promuovere un’autentica convivenza.
 
This thesis explores the concept of empathy in the philosophical and pedagogical thought of Edith Stein, emphasizing its relevance today. Empathy is not understood as a mere feeling or emotional inclination, but as an intentional act of consciousness that allows access to the experience of the other without denying their alterity. Starting from the dialogue with Husserl’s phenomenology and the theories of Scheler and Lipps, Stein develops an original perspective that integrates cognitive, ethical, and spiritual dimensions, outlining a phenomenology of intersubjective relation. The research highlights how this vision provides meaningful tools for humanistic and contemporary pedagogy: empathy becomes the foundation of the educational relationship, a path for fostering personal individuation, and a condition for building authentic communities. Special attention is given to the role of women, whom Stein views as bearers of a particular educational vocation grounded in care, responsibility, and service. Although rooted in the twentieth century, her reflection retains surprising relevance when facing today’s challenges, such as the crisis of relationships, dehumanization, and the need for integral education. Stein’s own life—marked by intellectual rigor, conversion, and martyrdom—emerges as a paradigm of coherence and testimony, showing empathy as a privileged way to safeguard human dignity and to promote authentic coexistence.
 
Type
info:eu-repo/semantics/bachelorThesis
Collections
  • Laurea Triennale [3493]
URI
https://unire.unige.it/handle/123456789/13053
Metadata
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