Memoria ed elaborazione del trauma nella narrativa brasiliana contemporanea

Abstract

Questo studio si pone l’obbiettivo di analizzare il rapporto tra trauma e memoria nella letteratura brasiliana contemporanea, attraverso l’analisi dei romanzi K.: Relato de uma Busca (2011) di Bernardo Kucinski, Diário da queda (2011) di Michel Laub, e O ar que me falta - Historia de uma curta infância e de uma longa depressão (2021) di Luiz Schwarcz. L’ipotesi di partenza è il riscontro del fenomeno del trauma intergenerazionale, nonché del ruolo fondamentale della memoria nell’insorgere del fenomeno, nelle tre opere in esame. In primo luogo, verrà esplorato il concetto di trauma e la condizione di Disturbo da stress Post Traumatico che può derivarne, concentrandosi sul fenomeno del trauma intergenerazionale. Approfondendo il funzionamento della memoria, e in particolare della memoria del trauma, si dimostrerà come i due fenomeni siano correlati, e come la memoria giochi un ruolo centrale anche relativamente al trauma intergenerazionale. Dopo aver fornito una breve panoramica di temi e tendenze riscontrabili nella narrativa brasiliana contemporanea, si individuerà la presenza di un corpus narrativo aderente alla definizione di “romanzo brasiliano prodotto da autori di radice ebraica”, a cui appartengono gli autori dei romanzi analizzati in questo studio. Le traiettorie di vita dei loro personaggi denunciano come le ricadute di un evento traumatico, in questo caso l’Olocausto, possano protrarsi nel tempo e nello spazio, continuando anche molti anni dopo a mietere vittime direttamente riconducibili al trauma originale. Dallo studio emergerà come ristabilire un rapporto sano con la memoria, a livello individuale e collettivo, risulti fondamentale per elaborare il trauma e interrompere il circolo vizioso della sua trasmissione. Nelle opere prese in esame, la scrittura e la letteratura, come mezzi di trasmissione della memoria, hanno un ruolo fondamentale nell’elaborazione del trauma.

This study aims to analyze the relationship between trauma and memory in contemporary Brazilian literature, through the analysis of the novels K.: Relato de uma Busca (2011) by Bernardo Kucinski, Diário da queda (2011) by Michel Laub, and O ar que me falta - Historia de uma curta infância e de uma longa depressão (2021) by Luiz Schwarcz. The initial hypothesis is encountering the presence of the phenomenon of intergenerational trauma, as well as the fundamental role of memory in its onset, in the three works under examination. Firstly, the concept of trauma and the condition of Post-Traumatic Stress Disorder that can result from it will be explored, focusing on the phenomenon of intergenerational trauma. By analysing the functioning of memory, and particularly the memory of trauma, it will be demonstrated how the two phenomena are related, and the central role that memory plays in the occurrence of intergenerational trauma. After providing a brief overview of themes and trends noticeable in contemporary Brazilian fiction, a narrative corpus consistent with the definition of “Brazilian novels written by Jewish-Brazilian writers” will be identified, to which the authors of the selected novels belong. The life trajectories of their characters demonstrate how the repercussions of a traumatic event, in this case the Holocaust, can linger across time and space, continuing to claim victims directly traceable to the original trauma even many years later. From this study, it will emerge how re-establishing a healthy relationship with memory, both individually and collectively, is a crucial aspect for processing trauma and breaking the vicious cycle of its transmission. In the novels under analysis, writing and literature, as means of transmitting memory, play a fundamental role in processing trauma.