Il suicidio nella società liquida.

Abstract

Il suicidio rappresenta una delle forme più estreme di sofferenza umana. Non si tratta esclusivamente di un atto individuale, ma di un fenomeno complesso, in cui fattori psicologici, sociali e culturali si intrecciano: per provare a comprenderlo, è necessario adottare uno sguardo multidisciplinare, in grado di andare oltre la prospettiva clinica e di includere anche l’influenza del contesto sociale e storico in cui l’individuo è inserito. L’intento è quello di esplorare il suicidio giovanile alla luce della cosiddetta società liquida, concetto elaborato da Zygmunt Bauman per descrivere un’epoca caratterizzata da fragilità dei legami, incertezza identitaria e instabilità relazionale; tutti elementi che possono incidere profondamente sul benessere e sulla percezione che i giovani hanno di sé.

Suicide represents one of the most extreme forms of human suffering. It is not exclusively an individual act, but a complex phenomenon in which psychological, social, and cultural factors are intertwined. In order to understand it, it is necessary to adopt a multidisciplinary perspective, capable of going beyond the clinical perspective and also including the influence of the social and historical context in which the individual is embedded. The aim is to explore youth suicide in the light of the so-called liquid society, a concept developed by Zygmunt Bauman to describe an era characterized by fragile bonds, identity uncertainty, and relational instability; all elements that can profoundly impact young people's well-being and self-perception.