IL DELITTO DI ASSOCIAZIONE MAFIOSA: STRUTTURA E PROFILI APPLICATIVI DELL’ART. 416 BIS C.P.

Abstract

Il delitto di associazione di tipo mafioso, disciplinato dall’art. 416 bis c.p., rappresenta uno dei principali strumenti del diritto penale italiano per il contrasto alla criminalità organizzata. La tesi propone un’analisi sistematica della fattispecie, con particolare attenzione al metodo mafioso come elemento qualificante, fondato sull’impiego della forza di intimidazione del vincolo associativo e delle condizioni di assoggettamento e di omertà che ne derivano. Attraverso l’esame di orientamenti giurisprudenziali e dottrinali, lo studio affronta le problematiche interpretative connesse alla qualificazione giuridica di tali parametri, alla loro rilevanza probatoria e alla possibilità di estendere l’applicazione della norma alle c.d. “nuove mafie”, caratterizzate da forme organizzative e modalità operative atipiche. Una sezione rilevante è dedicata al concorso esterno, figura di origine giurisprudenziale la cui analisi è volta a delinearne i presupposti, i limiti applicativi e le principali criticità emerse in sede interpretativa. Infine, si analizza il modello processuale differenziato previsto per i reati di mafia, con particolare riguardo alle deroghe introdotte in nome dell’efficienza repressiva. L’elaborato evidenzia l’elasticità applicativa della norma incriminatrice e le tensioni che ne derivano, richiamando la necessità di un equilibrio tra un’efficace repressione del fenomeno e la salvaguardia dei principi costituzionali del diritto penale.

The offence of mafia-type association, as defined by Article 416 bis of the Italian Criminal Code, represents one of the principal instruments of Italian criminal law in combating organized crime. This thesis offers a systematic analysis of the provision, with particular focus on the mafia method as its qualifying element, grounded in the use of the associative power of intimidation and the resulting conditions of subjugation and omertà. Through the examination of relevant case law and legal scholarship, the study addresses key interpretative issues concerning the legal qualification of these parameters, their evidentiary relevance, and the potential application of the provision to so-called “new mafias”, which are characterised by atypical organizational forms and operational models. A significant section is devoted to the concept of external contribution, a construct of jurisprudential origin, whose analysis aims to outline its legal foundations, limits of applicability, and the main critical issues identified in judicial practice. The final part of the thesis examines the special procedural framework applicable to mafia-related offences, with particular attention to the exceptions introduced in the name of prosecutorial efficiency. The work highlights the flexible nature of the offence and the interpretative tensions it generates, stressing the need to strike a balance between effective repression of the phenomenon and the protection of constitutional principles underpinning criminal law.