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Parole sotto processo: l’assistenza linguistica tra diritto proclamato e realtà giudiziaria
dc.contributor.advisor | Gialuz, Mitja <1975> | |
dc.contributor.author | Dodero, Emanuele <2001> | |
dc.date.accessioned | 2025-07-17T14:11:38Z | |
dc.date.available | 2025-07-17T14:11:38Z | |
dc.date.issued | 2025-07-10 | |
dc.identifier.uri | https://unire.unige.it/handle/123456789/12309 | |
dc.description.abstract | Il diritto all’assistenza linguistica rappresenta oggi una delle garanzie fondamentali per assicurare la piena partecipazione dell’imputato al processo penale, in condizioni di parità e consapevolezza. In un contesto socio-giuridico profondamente influenzato dalla globalizzazione, dall’incremento dei flussi migratori e dalla crescente presenza di soggetti non italofoni nei procedimenti giudiziari, la barriera linguistica rischia di compromettere seriamente l’effettività del diritto di difesa. La presente tesi si propone di analizzare in prospettiva sistemica e critica l’evoluzione normativa del diritto all’assistenza linguistica, a partire dal quadro internazionale e sovranazionale, con particolare riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo, alla Carta di Nizza e alla direttiva 2010/64/UE, fino ad arrivare all’attuazione concreta nel sistema processuale penale italiano. Vengono esaminati, in particolare, i passaggi salienti del recepimento interno della direttiva europea, nonché le difficoltà interpretative e applicative che ne derivano, anche alla luce di emblematiche pronunce giurisprudenziali, tra cui i casi Knox c. Italia e G8 di Genova. Parte della trattazione è dedicata alla distinzione tra atti a traduzione obbligatoria e facoltativa, e alla figura dell’interprete giudiziario, oggetto di rilevanti criticità sotto il profilo della formazione, della retribuzione e del riconoscimento professionale. Completano l’analisi una riflessione comparata sull’ordinamento francese e un approfondimento sull’impiego dell’intelligenza artificiale nella traduzione giudiziaria. La tesi intende offrire uno sguardo critico sulla distanza tra diritto proclamato e realtà giudiziaria, evidenziando l’urgenza di rendere effettiva una tutela che, più che formale, dev’essere sostanziale, concreta e coerente con i principi costituzionali ed europei di giustizia e non discriminazione. | it_IT |
dc.description.abstract | The right to linguistic assistance has become one of the fundamental guarantees to ensure the full and informed participation of defendants in criminal proceedings, under conditions of equality. In a socio-legal context increasingly shaped by globalization, rising migration flows, and a growing number of non-Italian speakers involved in judicial proceedings, language barriers risk seriously undermining the effectiveness of the right to defense. This thesis aims to critically and systematically examine the normative evolution of the right to linguistic assistance, beginning with the international and supranational frameworks, particularly the European Convention on Human Rights, the Charter of Fundamental Rights of the European Union, and directive 2010/64/EU, and continuing with its concrete implementation in the Italian criminal justice system. Special attention is given to the key stages of transposing the directive into domestic law, as well as the interpretative and practical challenges that have arisen, in light of emblematic judicial decisions such as Knox v. Italy and the G8 trials in Genoa. A section is dedicated to the distinction between mandatory and optional translation of procedural documents, and to the role of the court interpreter, which presents significant issues in terms of training, compensation, and professional recognition. The thesis also offers a comparative analysis with the French legal system and reflects on the emerging use of artificial intelligence in judicial translation. Ultimately, this work aims to provide a critical perspective on the gap between proclaimed rights and judicial reality, highlighting the urgent need to make linguistic assistance a truly effective guarantee, one that is not merely formal, but substantive, concrete, and consistent with the constitutional and European principles of justice and non-discrimination. | en_UK |
dc.language.iso | it | |
dc.rights | info:eu-repo/semantics/openAccess | |
dc.title | Parole sotto processo: l’assistenza linguistica tra diritto proclamato e realtà giudiziaria | it_IT |
dc.title.alternative | Words on Trial: Language Assistance Between Legal Guarantees and Courtroom Practice | en_UK |
dc.type | info:eu-repo/semantics/masterThesis | |
dc.subject.miur | IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE | |
dc.subject.miur | IUS/16 - DIRITTO PROCESSUALE PENALE | |
dc.publisher.name | Università degli studi di Genova | |
dc.date.academicyear | 2024/2025 | |
dc.description.corsolaurea | 7995 - GIURISPRUDENZA | |
dc.description.area | 1 - GIURISPRUDENZA | |
dc.description.department | 100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA |
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Laurea Magistrale [6130]