Il Soft Power cinese e le Olimpiadi invernali del 2022: aspetti geopolitici e culturali

Abstract

Questa tesi analizza il ruolo delle Olimpiadi Invernali di Pechino 2022 come caso studio per comprendere uno degli strumenti di soft power della Cina, analizzando in che misura l’evento abbia contribuito a rafforzare l’influenza globale del paese e quali siano stati i suoi limiti. La problematica centrale affrontata è se e in che modo l’organizzazione dei Giochi abbia effettivamente migliorato l’immagine internazionale della Cina o se, al contrario, le tensioni geopolitiche e le critiche abbiano indebolito la sua strategia di soft power. Il lavoro si articola in quattro capitoli. Il primo fornisce un inquadramento teorico sul concetto di soft power e sulla sua applicazione nel contesto cinese, con particolare attenzione all’uso dello sport come veicolo di potere persuasivo. Il secondo analizza l’organizzazione e l’impatto interno delle Olimpiadi, inteso come ricadute politiche, sociali, economiche e ambientali all’interno della Cina, mentre il terzo esplora le rivalità geopolitiche, in particolare il boicottaggio diplomatico guidato dagli Stati Uniti e le narrative concorrenti sulla legittimità dell’evento. L’ultimo capitolo affronta le critiche internazionali e i limiti strutturali del soft power cinese, valutandone le prospettive future. Attraverso un’analisi delle strategie adottate e delle reazioni internazionali, questo progetto di tesi riflette sulle prospettive future del soft power cinese e sulle sue implicazioni geopolitiche e culturali nel panorama internazionale.

This thesis analyzes the role of the Beijing 2022 Winter Olympics as a case study for understanding one of China’s soft power tools, examining the extent to which the event contributed to strengthening the country’s global influence and identifying its limitations. The central issue addressed is whether, and to what extent, the organization of the Games effectively improved China’s international image, or whether, on the contrary, geopolitical tensions and criticisms weakened its soft power strategy. The study is divided into four chapters. The first provides a theoretical framework on the concept of soft power and its application in the Chinese context, with particular focus on the use of sports as a vehicle for persuasive power. The second chapter analyzes the organization and domestic impact of the Olympics, including political, social, economic, and environmental effects within China. The third chapter explores geopolitical rivalries, particularly the diplomatic boycott led by the United States and competing narratives concerning the legitimacy of the event. The final chapter addresses international criticisms and the structural limitations of China’s soft power, assessing its future prospects. Through an analysis of the strategies adopted and the international responses, this thesis reflects on the future outlook of Chinese soft power and its geopolitical and cultural implications in the global arena.