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dc.contributor.advisorVipiana, Piera <1961>
dc.contributor.authorBertolino, Giorgia <2001>
dc.date.accessioned2025-07-10T14:16:31Z
dc.date.available2025-07-10T14:16:31Z
dc.date.issued2025-07-03
dc.identifier.urihttps://unire.unige.it/handle/123456789/12240
dc.description.abstractDa tempo l’ordinamento italiano ha posto l’attenzione sulla rilevanza degli adempimenti amministrativi, nonché sul loro peso per lo sviluppo economico del nostro Paese e sono stati previsti dei rimedi a fronte dell’inazione della pubblica amministrazione, poiché la rapidità decisionale costituisce un elemento di sviluppo, di competitività, di crescita e di modernizzazione del Paese. La durata eccessiva dei processi amministrativi ha da sempre costituito una delle principali cause dell’inefficienza della giustizia amministrativa. In questa prospettiva si è posta la necessità di dar vita ad un sistema di giustizia amministrativa idoneo a garantire una risposta immediata ed efficiente a seguito delle istanze presentate dai cittadini. Il privato per poter realizzare un’attività, spesso, deve previamente ottenere dalla pubblica amministrazione competente un atto di autorizzazione, a seguito della conclusione di un procedimento amministrativo. Oltre al provvedimento autorizzatorio espresso, sono stati previsti altri regimi amministrativi da poter usare per superare l’inerzia della pubblica amministrazione a fronte della presentazione di un’istanza del cittadino; tra questi regimi rientra l’istituto del silenzio assenso, disciplinato dall’articolo 20 della legge numero 241 del 7 agosto 1990 e del silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni e tra queste e i gestori di beni e di servizi pubblici, regolato all’articolo 17 bis della medesima legge. Mediante questi due regimi si stabilisce che, decorso un determinato periodo di tempo dalla presentazione dell’istanza, la richiesta del privato si intende accolta se l’amministrazione non ha espresso alcun diniego. L’esigenza di semplificare e velocizzare i rapporti tra amministrazione e cittadini, nonché evitare ritardi dovuti all’inattività degli uffici amministrativi competenti, è emersa anche in altri Paesi europei, in cui sono stati creati istituti analoghi al nostro silenzio assenso.it_IT
dc.description.abstractFor many years, the Italian legal system has focused on the importance of administrative compliance and its impact on the country's economic development. Remedies have been introduced to counteract administrative inaction, as decision-making speed is a key factor in fostering development, competitiveness, growth, and modernization. The excessive duration of administrative proceedings has always been one of the main causes of inefficiency in administrative justice. In this context, the need has arisen to establish an administrative justice system capable of providing an immediate and efficient response to citizens' requests. Before carrying out an activity, private individuals must obtain an administrative measure, an authorization act, issued by the competent public administration after the conclusion of an administrative procedure. In addition to explicit authorization measures, other administrative mechanisms have been introduced to overcome administrative inactivity in response to citizens' requests. Among these is the tacit approval, governed by article 20 of Law number 241 of 1990, as well as tacit approval between public administrations, regulated by article 17 bis of the same law. These two mechanisms establish that if a certain period passes after the submission of a request without the administration explicitly rejecting it, the request is considered approved. The need to simplify and speed up relations between the administration and citizens, as well as to prevent delays caused by the inactivity of competent administrative offices, has also emerged in other European countries, where similar institutions to Italy’s tacit approval have been created. The goal of making administrative procedures faster must be pursued with caution to prevent administrative simplification tools, such as tacit approval, from being improperly used in sensitive areas, that require a more thorough evaluation.en_UK
dc.language.isoit
dc.rightsinfo:eu-repo/semantics/closedAccess
dc.titleIl silenzio assenso e il silenzio assenso tra pubbliche amministrazioni nell'ambito delle inerzie amministrative e le rilevanti pronunce del Consiglio di Stato in materiait_IT
dc.title.alternativeTacit approval and tacit approval between public administrations in the context of administrative inaction and the relevant rulings of the Council of Stateen_UK
dc.typeinfo:eu-repo/semantics/masterThesis
dc.subject.miurIUS/10 - DIRITTO AMMINISTRATIVO
dc.publisher.nameUniversità degli studi di Genova
dc.date.academicyear2024/2025
dc.description.corsolaurea7996 - GIURISPRUDENZA
dc.description.area1 - GIURISPRUDENZA
dc.description.department100013 - DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA


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