L'importanza di una valutazione neuropsicologica completa nei pazienti con disturbo comportamentale del sonno REM

Abstract

L’importanza di una valutazione neuropsicologica completa nei pazienti con disturbo comportamentale del sonno REM. Scopo dello studio: Esplorare l’importanza della valutazione neuropsicologica completa nella diagnosi di Mild Cognitive Impairment (MCI) nei soggetti con disturbo comportale in sonno REM (RBD), quale fase prodromica di alfa-sinucleinopatie. Metodi: Sono stati arruolati 110 pazienti (69 anni, 86 uomini) con diagnosi di RBD, sottoposti ad una valutazione neuropsicologica completa. Per indagare la relazione tra i test neuropsicologici (NPS), le variabili demografiche e la diagnosi di MCI, sono stati addestrati quattro modelli di machine-learning (regressione logistica, Support Vector Machine, Random Forest e Gradient Boosting) e sono state condotte 4 classificazioni specifiche: la prima utilizzando tutte le variabili disponibili (demografiche + NPS), la seconda con solo le variabili demografiche (età, istruzione), la terza con i punteggi dei test neuropsicologici (variabili continue), la quarta con i punteggi NPS binarizzati. Risultati: Nella coorte analizzata 61 pazienti (70 anni, 48 uomini) hanno ricevuto una diagnosi di MCI, mentre 49 pazienti (69 anni, 38 uomini) sono stati valutati cognitivamente intatti. Tra le quattro classificazioni, quella che ha mostrato migliori performance è la soluzione che include il raccontino, il TMT B-A, le Parole di Rey immediate e il Corsi span. Nei pazienti con RBD le funzioni cognitive principalmente coinvolte nella diagnosi di MCI sono quelle esecutive, l’attenzione e la memoria. Comunque, una valutazione neuropsicologica completa che esplori tutti i domini cognitivi (memoria, attenzione, funzioni esecutive, linguaggio e abilità visuo-spaziali) è necessaria per raggiungere il 100% di accuratezza. Conclusioni: Per quanto una valutazione cognitiva estesa richieda tempo e risorse, il nostro studio suggerisce che è necessaria per un’accurata diagnosi di MCI nei pazienti con RBD.

The Importance of a Comprehensive Neuropsychological Evaluation in Patients with REM Sleep Behavior Disorder Aim of the Study: explore the importance of a complete neuropsychological assessment in diagnosing Mild Cognitive Impairment (MCI) in individuals with REM Sleep Behavior Disorder (RBD), considered an early stage of alpha-synucleinopathies. Methods: A total of 110 patients (age 69 years, 86 males) diagnosed with RBD were enrolled and underwent a full neuropsychological evaluation. To investigate the relationship between neuropsychological test (NPS) results, demographic variables, and the diagnosis of MCI, four machine-learning models were trained: Logistic Regression, Support Vector Machine, Random Forest, and Gradient Boosting. Four specific classification analyses were conducted: the first model included all available variables (demographic + neuropsychological data), the second used only the demographic ones, the third included continuous scores from neuropsychological tests, the fourth used binarized test scores. Results: Within the analyzed cohort, 61 patients (age 70 years, 48 males) received a diagnosis of MCI, while 49 patients (age 69 years, 38 males) were assessed as cognitively intact. Among the four classification models, the one showing the best performance included the following specific tests: short story recall, TMT B-A, immediate recall of Rey’s words, and the Corsi block-tapping test. In RBD patients, the cognitive functions most commonly involved in the diagnosis of MCI were executive functions, attention, and memory. However, a comprehensive neuropsychological evaluation, exploring all cognitive domains (memory, attention, executive functions, language, and visuospatial abilities), was necessary to achieve 100% accuracy. Conclusions: Although an extended cognitive assessment requires time and resources, our study suggests that it is essential for an accurate diagnosis of MCI in patients with RBD.